“Lo Studio OlympiA ha dimostrato un beneficio non solo in termini di riduzione del rischio di recidiva, che si aggira intorno al 48% di riduzione del rischio, ma anche in termini di miglioramento della sopravvivenza, che a quattro anni è assolutamente significativo”. Sono le parole di Laura Cortesi, responsabile della Struttura Semplice di Genetica Oncologica al Dipartimento di Oncologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, in occasione della conferenza stampa in cui si è parlato della nuova era nel trattamento delle forme ereditarie del tumore della mammella, in particolare in presenza di mutazione dei geni BRCA, grazie a una terapia mirata, olaparib, di cui l’AIFA ne ha approvato la rimborsabilità.