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Sport al mattino per 18 milioni di italiani, in pochi saltano colazione

Sport al mattino per 18 milioni di italiani, in pochi saltano colazione
13 gennaio 2016 | 11.13
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All'aria aperta, sul tappetino di casa, in palestra o in piscina, i nostri connazionali al mattino sono molto attivi: un italiano su 3 (35%) fa sport almeno una volta a settimana al mattino e 2 su 10, cioè circa 11 milioni di persone, quasi tutti i giorni. E la prima colazione? La fanno 9 italiani su 10, ma il 63% preferisce farla prima di svolgere l'attività sportiva. E' quanto emerge dai risultati della ricerca 'Italiani e sport al mattino. Che ruolo per la colazione?', realizzata dall'Osservatorio Doxa-Aidepi 'Io comincio bene'. Dall'indagine emerge che tra i 18 milioni di italiani che fanno attività fisica al mattino, il 7% non fa colazione né prima né dopo sport.

Mentre tra gli altri, uno su 2 (54%) sceglie di farla sempre prima dello sport, e il 9% fa la 'vera' colazione prima e poi mangia qualcosa anche dopo aver fatto attività fisica. Da rilevare infine come 3 italiani su 10 (30%) scelgono di fare colazione dopo lo sport, per avere più tempo a disposizione per rigenerarsi.

"In generale non si dovrebbe mai iniziare un'attività fisica con alle spalle un digiuno superiore alle 3-4 ore", afferma il medico dello sport Michelangelo Giampietro. "Saltando la colazione - avverte - si corre il rischio di farsi male in allenamento. Siamo a digiuno da molte ore, cala la glicemia e il glicogeno muscolare non è ricaricato a sufficienza, quindi se non si sostiene l'attività fisica con la colazione i muscoli possono rimanerne danneggiati. Anche per chi al mattino ha lo stomaco chiuso - raccomanda l'esperto - il suggerimento è quello di mangiare comunque qualcosa, anche dei biscotti o un dolce da forno a ridosso dell'allenamento, purché non si resti a digiuno".

Dall'indagine si scopre che, quando devono praticare un'attività fisica al mattino, gli italiani rimangono fedeli alla colazione 'classica': l'86% non cambia la scelta degli alimenti da portare in tavola, e neanche aumenta o diminuisce le porzioni. Biscotti, fette biscottate (con marmellata o crema spalmabile al cacao), cereali, croissant, frutta, accompagnati da caffè, latte o cappuccino, rappresentano dunque la colazione dell'italiano che fa movimento al mattino. Oggi poi l'attività sportiva al mattino coinvolge sempre più italiani: il 22% dei connazionali la fa dalle 3 alle 6 volte a settimana.

Ma chi sono gli sportivi mattinieri? Molti over 50, mente le donne hanno meno regolarità e fanno sport in media 1-2 volte alla settimana. Nord Est e Centro rappresentano le aree geografiche più attive, sportivamente parlando, dello Stivale. Tuttavia, se rivolgiamo lo sguardo all'Europa, con 96 giorni l'anno su una media europea di 108 giorni, siamo ancora al penultimo posto nella classifica della pratica dell'attività fisica, dietro a Gran Bretagna Francia, Germania, Spagna e Svezia. Ancora più dinamici gli Stati Uniti, che dedicano al fitness 135 giorni l'anno.

"Il gap rispetto agli altri Paesi europei e agli Stati Uniti è prima di tutto culturale - prosegue Massimo Fucili, personal trainer - le nostre scuole non sono ancora orientate all'educazione comportamentale riguardo l'attività fisica, almeno non come quelle anglosassoni. E' vero comunque che ci si sta muovendo nella giusta direzione: qualche anno fa sarebbe stato impensabile vedere la gente correre nei parchi al mattino presto o addirittura sfruttare la pausa pranzo per allenarsi. A questo fenomeno si sono dovuti adeguare anche i centri sportivi e le palestre, offrendo corsi mattutini o comunque aprendo ad orari che fino a poco tempo fa sembravano proibitivi".

Dall'indagine Doxa-Aidepi emerge inoltre che i luoghi più frequentati dagli sportivi al mattino sono proprio quelli all'aria aperta (66%). Mentre il 25% fa sport indoor scegliendo una struttura sportiva come palestra o piscina, e un italiano su 10 (9%) sceglie casa propria sfruttando tapis roulant, cyclette, ginnastica a corpo libero.

Parchi, giardini, campi sportivi, piste di atletica e strade sono principalmente 'territorio' degli uomini (79%), mentre le donne si prendono la rivincita nelle strutture sportive, dove sono presenti in maggioranza, e a casa. In generale poi i giovani preferiscono le strutture sportive (39%), mentre gli over 50 lo sport outdoor (71%). Infine una curiosità. Come la colazione, che con 82 mila scatti è il pasto più fotografato su Instagram dopo la cena, anche lo sport negli ultimi anni è diventato un fenomeno sempre più social. Nel 2014 le App dedicate al fitness hanno superato le 100.000 unità, più del doppio di quelle esistenti 2 anni e mezzo fa.

"Personalmente - afferma Fucili - credo che il rapporto diretto con l'allenatore sia insostituibile. Tuttavia un allenatore virtuale, costituito da un'App o da social dedicati, può essere per alcuni un ulteriore elemento motivazionale, sempre che non si diventi vittime del dover migliorare costantemente le proprie prestazioni. Un elemento positivo può essere costituito dalla possibilità di archiviare il diario di allenamento in formato digitale, tenendo ordinate le attività, i giorni e gli orari in cui si svolge l'attività sportiva, annotando al contempo sensazioni e altri parametri utili alla costruzione dei programmi futuri".

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