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Tumori, Ema avvia revisione su Car-T: "Rischio neoplasie secondarie"

"Il Comitato per la farmacovigilanza Prac deciderà eventuali azioni normative"

Un'immagine che fa riferimento alle cellule
Un'immagine che fa riferimento alle cellule
12 gennaio 2024 | 13.24
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L'Agenzia europea del farmaco Ema annuncia l'avvio di una revisione sulla sicurezza delle Car-T anticancro, immunoterapie personalizzate basate sui linfociti T del paziente che vengono prelevati, riprogrammati per attaccare il tumore e quindi reinfusi. Il Comitato per la farmacovigilanza Prac dell'Ema, riunitosi dall'8 all'11 gennaio, ha deciso di riesaminare i 6 prodotti Car-T approvati nell'Unione europea, per il rischio di "tumori maligni secondari correlati alle cellule T, inclusi il linfoma e la leucemia a cellule T".

Il Prac, informa l'Ema, sta esaminando "tutte le evidenze disponibili, comprese le informazioni su 23 casi di vari tipi di linfoma o leucemia a cellule T segnalati su EudraVigilance, il database Ue degli effetti avversi dei farmaci". In base ai risultati dell'analisi, il panel "deciderà sulla necessità di eventuali azioni normative".

Le 6 Car-T-cell autorizzate nell'Unione europea sono Abecma*, Breyanzi, Carvykti, Kymriah, Tecartus e Yescarta, elenca l'Ema. Questi medicinali - ricorda l'ente regolatorio Ue - sono utilizzati per trattare tumori del sangue come la leucemia e il linfoma a cellule B, il linfoma follicolare, il mieloma multiplo e il linfoma mantellare, in pazienti il cui cancro è ricomparso o ha smesso di rispondere alla terapia precedente.

Una neoplasia secondaria - precisa l'Ema - è quella si verifica quando un paziente che ha un cancro, attuale o precedente, sviluppa un secondo tumore diverso dal primo. Per tutti e 6 i prodotti Car-T sopra citati "i tumori secondari erano considerati un importante rischio potenziale" già "al momento della loro autorizzazione" e per questo sono stati "inclusi nei piani di gestione del rischio (Rmp)", puntualizza l'agenzia. E' quindi "già in atto un attento monitoraggio - assicura l'Ema - e i titolari dell'autorizzazione all'immissione in commercio dei medicinali approvati sono tenuti a presentare regolarmente i risultati provvisori degli studi di sicurezza ed efficacia a lungo termine imposti e come parte dei rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza (Psur)".

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