"Per Michele e la nostra generazione, l'unica garanzia è la vendetta". E' la scritta apparsa stanotte sulla torre di Legacoop, in viale Aldo Moro, a Bologna, rivendicata dal collettivo Hobo, riferita al caso del grafico 30enne, morto suicida nei giorni scorsi in Friuli, lasciando una lettera ai genitori, poi resa pubblica, in cui lamentava la situazione invivibile dovuta alla precarietà lavorativa e criticava, nell'ultima frase, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, ex presidente di Legacoop.
"Pagherete caro, pagherete tutto. Lo urliamo sul muro di Legacoop, istituzione dello sfruttamento e di un ministro del Lavoro assassino" minaccia Hobo sulla sua pagina Facebook e chiude con questa frase: "Assassina è la precarietà, assassini i governi che ci vogliono rubare la felicità: l'unica certezza è il nostro odio, l'unica garanzia è la nostra vendetta".