Sono stati svelati i bozzetti del Carnevale di Viareggio sui carri allegorici del prossimo anno. Dalla politica alle nuove mode e manie quotidiane, dalle tematiche sociali al dramma dell’immigrazione, i maghi della cartapesta vogliono 'metterci la faccia' in tutti i sensi ed è per questo infatti che i carri allegorici avranno 'la faccia' del premier Renzi nei panni dell’alchimista, di Salvini nobile settecentesco, di Boschi immortalata nel suo debutto.
Sono questi alcuni dei temi scelti per i carri allegorici e le mascherate che sfileranno al Carnevale di Viareggio 2016 le domeniche 7, 14, 21, 28 febbraio e sabato 5 marzo. Cinque giornate di grande spettacolo sui Viali a Mare con le gigantesche macchine carnevalesche. (FOTO)
Intanto Viareggio si prepara ad un Ferragosto particolare con la nuova edizione del Carnevale Estivo. Tre notti di spettacolo il 14, 15 e 16 agosto con la sfilata dei carri allegorici del Carnevale 2015. Carichi di maschere, musica, movimenti i grandi carri di prima categoria e il vincitore della seconda torneranno ad animarsi nel nuovissimo circuito di piazza Puccini e piazza Maria Luisa sul Lungomare di Viareggio.
I carri di prima categoria dell'edizione 2016 saranno: 'Moby Duk - Planet plastic show' di Alessandro Avanzini, sulla storia del 1992 di 28.800 paperelle di gomma disperse in mare, raccontata poi da Hohn nel suo libro che divenne bestseller; '52 sfumature di Carnevale' di Massimo Breschi dove il protagonista è un clown brioso e divertito che dirige la festa, bizzarra allegoria dell’italico Governo; 'Porca mediocrità, si salvi chi può' di Gilbert Lebigre e Corinne Roger con Matteo Salvini raffigurato come settecentesco pseudo nobile. L'elenco prosegue con 'Io sono Dio' di Umberto e Stefano Cinquini, una riflessione sull'uomo che con l'avvento dei social network comunica alle 'masse' solo per mettere in mostra i propri 'poteri' e sostituirsi a Dio; 'Male nostrum' di Simone Politi e Priscilla Borri che affronta il problema dell'immigrazione come sfida presente e futura dell'Europa; 'Barbarians' di Fabrizio Galli dove un Barbaro calpesta il corpo del David di Michelangelo, innalzando al cielo la sua testa ormai tagliata, metafora dell'attuale degrado morale, culturale, economico e sociale;
'La gabbia' di Uberto e Luigi Bonetti che raffigura la 'cattiva' politica che detiene il potere degli Stati e 'ingabbia' appunto il globo intero; 'Work in progress' di Carlo Lombardi sull'importante tema della salute e sicurezza nell’ambiente di lavoro che negli ultimi anni ha causato tantissime 'morti bianche'; 'In te son nato' di Franco Malfatti che ripercorre con nostalgia le tradizioni di Viareggio; 'Bilderberg… l’altro volto del potere' di Roberto Vannucci dispiega in molteplici forme, dal domatore al re, un'umanità schiacciata dal 'potere dei potenti'.
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