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Vino: 2.000 visitatori a 'deGusto' per celebrare il Trebbiano Spoletino

06 giugno 2017 | 13.45
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Vino: 2.000 visitatori a 'deGusto' per celebrare il Trebbiano Spoletino

Si è conclusa, con un bilancio sopra ogni aspettativa, la prima edizione di 'deGusto Spoleto Trebbiano & Food Festival': quasi 2.000 visitatori, fra sabato 3 e domenica 4 giugno, hanno 'invaso' il chiostro del Complesso Monumentale di San Nicolò, nel cuore di Spoleto (Perugia). Un interesse che già era stato annunciato dalla partecipazione all’inaugurazione del venerdì pomeriggio, nel giardino pensile di Palazzo Bufalini, dove ha avuto luogo la presentazione del volume ‘Il vino a Spoleto’, III numero del Cedrav, a cura di Rita Chiaverini, seguito da un dibattito sullo stato attuale della Doc Spoleto e le sue prospettive di sviluppo.

I protagonisti indiscussi dell’evento sono stati il vino, con 22 cantine del territorio che producono Trebbiano Spoletino, presenti ai banchi di assaggio, e altrettante aziende alimentari che hanno permesso di conoscere il meglio l’Umbria attraverso l’indissolubile connubio tra cibo e vino, evidenziato anche dai cooking show, che hanno contribuito al successo dell’evento.

Un grande interesse anche per le cinque degustazioni guidate, che hanno permesso di aumentare la conoscenza del Trebbiano Spoletino, un vitigno dalle origini antiche ma ancora poco esplorato, sotto molti punti di vista: dalle differenze territoriali e di stili di vinificazione, fino alla sua capacità di invecchiamento. Aspetti approfonditi non solo dal pubblico di appassionati ma anche dalla stampa specializzata presente durante la manifestazione.

Molto soddisfatto l’organizzatore della manifestazione, Fabrizio Gentili: “Questa è stata l’edizione zero di una manifestazione che vogliamo vedere crescere, senza farle perdere, però, la sua dimensione locale e di qualità, centrata sul Trebbiano Spoletino, quale prodotto identitario della nostra cultura, e sulle aziende del territorio, che hanno aderito con un grande entusiasmo. L’idea è di evidenziare ancora di più questo 'matrimonio' tra cibo e vino, creando dei momenti diversificati e che possano abbracciare un pubblico più ampio possibile".

"Il primo ringraziamento - sottolinea - è verso il Comune di Spoleto e al sindaco Fabrizio Cardarelli, che ci ha fortemente sostenuto. E poi a tutti i partner che ci hanno aiutato: Ati 3, la Caritas diocesana, la Banca Popolare di Spoleto, la Fondazione Cassa di Risparmio, la Vus Com, Conspoleto e i ragazzi dell’Istituto alberghiero. Molto positiva anche la collaborazione con Gennari srl, per lo spazio dedicato ai laboratori sui gelati Carpigiani, e la partnership con i marchi Isa, Rational, Hiber, Faema” .

Da parte sua, il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, commenta: “Siamo molto soddisfatti dell’andamento di questa due giorni. Il successo della manifestazione testimonia il valore della nostra produzione enogastronomica e, in particolare, del Trebbiano Spoletino attorno al quale sono ruotati gli appuntamenti principali di deGusto. L’auspicio è che questo evento segni l’inizio di una rinnovata valorizzazione dei prodotti del nostro territorio e, allo stesso tempo, favorisca una più stretta collaborazione in termini di promozione con i comuni limitrofi, penso ad esempio a Montefalco, affinché sia possibile dare continuità a iniziative e occasioni di confronto e visibilità in questo ambito”.

Una storia, quella del Trebbiano Spoletino, che affonda le sue radici almeno 200 anni fa. Ma è solo nel 1982 che la Cantina sociale comincia a vinificarlo in purezza. Nel 2004, escono le prime etichette prodotte da due aziende del territorio. Se ancora nel 2010 si contavano solo 10 produttori, oggi sono oltre 30 e coprono un'area più vasta, anche se dall'anno prossimo ci saranno nuovi limiti per utilizzare l'indicazione Igt.

E fra i viticoltori spoletini c'è anche chi, con il Trebbiano, ha sperimentato la spumantizzazione, talvolta anche affidandosi a tecniche del passato. E' il caso dell'Azienda agricola Cantina Ninni, che per produrre il suo 'Edoardo' utilizza il 'metodo ancestrale', un sistema di fermentazione usato quando era la natura, prima ancora delle tecnologie, a dettare i tempi del vino. Né uno Charmat né un 'metodo classico', dunque, ma un vino che rifermenta con i suoi lieviti indigeni e i suoi zuccheri, in modo naturale.

"Ho provato a rifare il vino con il metodo di una volta, facendo una sboccatura senza aggiungere nulla: la bolla è proprio la sua", spiega il titolare, Gianluca Piernera, imprenditore elettrico e viticoltore per caso. "Ho scoperto queste viti comprando un terreno per costruire la mia casa: il risultato è stato che prima ho fatto la cantina, e poi la casa", racconta. Ora, è un grande sostenitore del Trebbiano Spoletino ed esprime tutta la sua soddisfazione per la manifestazione 'deGusto Spoleto': "E' la prima iniziativa dedicata esclusivamente al Trebbiano Spoletino e vede per la prima volta uniti i produttori. Può essere un primo passo verso la costituzione di un'associazione di promozione, che faccia da volano per lanciare questo vitigno".

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