L'episodio sembra essere scaturito dal divieto di cedere ai familiari alcuni oggetti senza aver preventivamente chiesto l'autorizzazione alla Direzione
"Alta tensione in carcere a Firenze. Un detenuto si barrica nella sala dei colloqui e prende in ostaggio moglie e 3 figli minori". A darne notizia è il segretario generale del Sappe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Donato Capece. ''E' un episodio inquietante, che sembra essere scaturito dal divieto - previsto dal regolamento - di cedere ai familiari alcuni oggetti senza aver preventivamente chiesto l'autorizzazione alla Direzione - spiega il sindacalista - Il detenuto ha dato in escandescenza e ha colpito l'ispettore di Polizia Penitenziaria che gestisce il servizio''.
"Nei giorni scorsi, il detenuto era stato trovato con un telefono cellulare e per questo messo in isolamento in attesa di un trasferimento in altra sede", continua Capece. "Una situazione che dovrebbe far riflettere la nostra Amministrazione circa la vulnerabilità del nostro sistema penitenziario: eppure, poco o nulla viene fatto dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria. Basti pensare ad alcune soluzioni rapide ed efficaci, come la possibilità di schermare gli istituti penitenziari per neutralizzare la possibilità di utilizzo di qualsiasi mezzo di comunicazione non consentito e la possibilità di dotare tutti i reparti di Polizia Penitenziaria di appositi rilevatori di telefoni cellulari per ristabilire serenità lavorativa ed efficienza istituzionale, anche attraverso adeguati ed urgenti stanziamenti finanziari, che però vengono trascurati dall'attuale dirigenza del Dap".
