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A Firenze nuovo splendore per la Cappella dei Pittori

26 maggio 2022 | 13.46
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Dopo due anni terminato il restauro della Cappella di San Luca

 - (Friends of Florence)
- (Friends of Florence)

Si è concluso a Firenze il restauro della Cappella di San Luca, di pertinenza dell'Accademia delle Arti del Disegno, conosciuta anche come Cappella dei Pittori nel Convento della Santissima Annunziata, la cui raffinatezza scaturisce dalla commistione di materiali, tecniche e opere differenti. L'intervento durato circa due anni, voluto dall'Accademia delle Arti del Disegno, è stato realizzato con il sostegno di Friends of Florence, sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza alle Belle Arti.

Il restauro è stato l'occasione per conservare e studiare uno dei complessi più affascinanti del tardo rinascimento fiorentino. Grazie all'intervento è stata recuperata la raffinatezza di questo ambiente caratterizzato proprio dalla molteplicità di materiali e tecniche, consentendo, al contempo, la comprensione e l'approfondimento delle vicissitudini storiche che hanno caratterizzato questo importante luogo.

Prima del restauro la Cappella dei Pittori presentava molte e differenziate casistiche di degrado e di alterazioni dell'aspetto originario (come ad esempio scialbature e ridipinture sugli stucchi, rotture e tracce di fango alluvionale sulle sculture nelle nicchie, accumuli di particellato solido sulle superfici delle tavole dipinte, distacchi di colore sugli affreschi). Le trasformazioni d'uso, le modifiche strutturali e il tragico evento dell’alluvione, inoltre, comportarono successivi e ripetuti interventi di riordino che inevitabilmente occultarono l’estetica originale di questo ambiente. Una campagna diagnostica preliminare ha permesso di approfondire la conoscenza dei materiali costitutivi e la natura degli interventi eseguiti nel tempo.

Il lungo e meticoloso restauro dei materiali di cui era composta originariamente la cappella, ha permesso inoltre di evidenziare con precisione l'entità e l'esatta ubicazione dei due interventi che hanno maggiormente influenzato le vicissitudini conservative di questo luogo. Il primo, in concomitanza con la soppressione napoleonica e la trasformazione della cappella per uso privato del vescovo Eustachio de Osmond, che comportò la chiusura dell'ingresso primitivo e lo spostamento dell'altare sotto l’affresco del Vasari e il secondo, con l'alluvione del 1966, che arrecò innumerevoli danni ai piccoli affreschi del basamento e alla parte bassa delle sculture.

La Cappella di San Luca - La Cappella di San Luca o dei pittori nel convento della Santissima Annunziata è uno dei luoghi simbolo della vita artistica fiorentina dal 1565. Essa fu costruita nei locali dell’antico Capitolo del convento della Santissima Annunziata grazie alla dedizione e alle fatiche del frate scultore Giovannangelo Montorsoli che convinse il priore generale fra Zaccaria Faldossi prima a ospitare e quindi a donare alla neonata Accademia alcuni spazi del convento. Due anni prima, infatti, nel 1563 era nata, per opera del granduca Cosimo I e dei suoi massimi collaboratori Giorgio Vasari e Vincenzo Borghini, l’Accademia del Disegno sulle ceneri dell’antica Compagnia di San Luca (risalente almeno al 1339) di cui avevano fatto parte i più grandi artisti della rinascita fiorentina, come Leonardo Da Vinci e poi Michelangelo Buonarroti. Inizialmente intitolata alla Santissima Trinità, la Cappella, fu il luogo ove si radunarono i più famosi artisti per celebrare i più solenni giuramenti dell’associazione e le animate riunioni accademiche in occasione della festa trinitaria, di cui le tre arti pittura, scultura e architettura erano mimesi. Si celebrò anche la festa di Quattro Santi Coronati patroni dell'Architettura e infine quella di San Luca che, per acquisita importanza, eclissò tutte le altre 'riconsacrando la Cappella al Santo Evangelista iconografo di Maria e quindi patrono dei pittori. Fin dal principio, inoltre, la cappella divenne il luogo identitario entro al quale racchiudere la memoria imperitura delle spoglie mortali degli artisti che avessero voluto essere lì sepolti legando perennemente il proprio nome all’Accademia, fra cui Jacopo Pontormo, Benvenuto Cellini, Lorenzo Bartolini e Rodolfo Siviero. La Cappella che riassume nel suo alto valore spirituale gli oltre quattro secoli di vita dell’Accademia delle Arti del Disegno subì ingenti danni durante l’alluvione di Firenze del 1966, ma mantiene ancora la sua decorazione originaria. Oggi è utilizzata dai professori dell'Accademia delle Arti del Disegno per la celebrazione della messa solenne del 18 ottobre, giorno di San Luca, e per altre funzioni religiose legate all'Accademia e ai suoi membri.

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