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A Lampedusa è il giorno del ricordo, un anno fa la strage di migranti

03 ottobre 2014 | 08.54
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Nuovi sbarchi nella giornata di commemorazione per le 368 vittime del naufragio davanti alle coste dell'isola: segni di torture sui profughi soccorsi in mare. Proteste all'aeroporto (Fotogallery): "Basta con le passerelle dei politici". La preghiera dei sopravvissuti (Video). In serata liberate in cielo 368 lanterne. La testimonianza: "Dopo quel terribile giorno io e Teame siamo sempre rimasti in contatto". Le immagini della tragedia

(Adnkronos)
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A Lampedusa è il giorno del ricordo: un anno fa la tragedia di migranti che ha provocato 368 morti e oggi la commemorazione delle vittime del naufragio davanti alla costa dell'isola (Fotogallery).

Proprio in questo giorno sono stati portati sull'isola sei profughi soccorsi dall'operazione Mare Nostrum nel Canale di Sicilia: si tratta di quattro uomini e due donne con fratture multiple. Le loro condizioni non sono gravi.

Nella giornata della memoria non mancano però le polemiche. I soccorritori che il 3 ottobre 2013 salvarono decine di profughi dall'annegamento definiscono infatti "farsa" le cerimonie organizzate per l'anniversario della strage e hanno annunciato che diserteranno le commemorazioni.

Tra loro c'è Vito Fiorino, il proprietario del peschereccio che si trovava a poche decine di metri dal luogo della strage; ha affisso una lettera nel suo bar, indirizzata al sindaco Giusi Nicolini: "In occasione dell'anniversario venerdì 3 ottobre 2014 io sottoscritto, Vito Fiorino, personalmente e in nome delle sette persone che si sono prodigate al salvataggio di 47 vite umane rifiuto espressamente di partecipare a qualsiasi cerimonia organizzata dal comune di Lampedusa". Per Fiorino, che non parteciperà neppure al Festival Sabir, "non ha senso fare un festival sui morti con le solite passerelle".

Concetti ribaditi da alcuni cartelloni di protesta sistemati da un gruppo di lampedusani al Molo Favaloro (Fotogallery): "Basta con le passerelle. I politici vadano a casa". E ancora: "Non ci sentiamo rappresentati" vicino a "Chiediamo corridoio umanitario Libia-Europa". In un altro cartellone i lampedusani si rivolgono al ministro dell'Interno Alfano: "Angelino, pensa ai diritti dei lampedusani". E su un altro cartellone: "Basta! Speculazioni sui migranti".

Per ricordare la tragedia un gruppo di studenti, insieme con i sopravvissuti, dipinge i cubi frangiflutti del molo dove l'anno scorso venivano portati i corpi. Tra di loro Fanus, 19 anni, e Luam, 25, entrambe eritree, che guardando il mare hanno iniziato a piangere e a gridare. Su uno scoglio è stato scritto 'RIP', su un altro 'I miss you' e ancora 'My love'. Di fronte al comune Adal, un altro dei superstiti, partecipa alla realizzazione di un murales a più mani.

In mattinata il convegno con la presidente della Camera Laura Boldrini, la ministra degli Esteri Federica Mogherini e Martin Schulz. Il presidente del Parlamento europeo è stato contestato durante il suo intervento da un gruppo di militanti del centro sociale 'Askavusa'. Particolarmente duro il leader dell'associazione Giacomo Ferlazzo: "Questa è solo una pagliacciata. Vi dovete vergognare". Facendo riferimento alle contestazioni, Boldrini ha risposto: "Siamo un Paese democratico".

Per il presidente del Parlamento Ue, "la strage di Lampedusa è una macchia sulla coscienza dell'Europa". Schulz ha spiegato che "Lampedusa è diventata un duplice simbolo: da un lato il luogo della tragedia di un anno fa ma è anche il simbolo della solidarietà e della umanità. Voi siete degli eroi".

In ricordo di queste morti, una volta arrivata la notte, superstiti e familiari libereranno in cielo 368 lanterne. Una per ogni vittima.

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