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A Messina nasce il primo archivio online sulla strage di Portella della Ginestra

10 giugno 2016 | 18.54
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La stele commemorativa della strage di Portella della Ginestra (Foto Agenzia Fotogramma) - FOTOGRAMMA
La stele commemorativa della strage di Portella della Ginestra (Foto Agenzia Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Nasce a Messina il primo archivio che mette in rete importanti documenti sulla strage di Portella della Ginestra, avvenuta il 1 maggio 1947, per renderli accessibili e fare luce su un controverso pezzo della storia italiana. Il lavoro di integrazione permetterà di unificare il Fondo "Paolo Benvenuti" della Fondazione Horcynus Orca, costituito da oltre 15mila documenti, riunendo i dossier sui fatti di Portella presenti all’Archivio Centrale dello Stato, all’Archivio Flamigni e all’Archivio di Stato di Viterbo.

L'iniziativa è stata presentata oggi in occasione della manifestazione nazionale "Un futuro mai visto", organizzata per il decimo compleanno della Fondazione Con il Sud, che ha dedicato il primo incontro a Danilo Dolci. Gli incontri in programma fino a ottobre, si svolgeranno in diverse città italiane: dopo Messina, Palermo, Lecce, Napoli, Firenze, Venezia e ruoteranno attorno a cinque figure storiche contemporanee, per certi versi 'profetiche': Franco Basaglia, Danilo Dolci, Renata Fonte, Don Lorenzo Milani, Adriano Olivetti. Un cammino ideale che dal Sud al Nord del Paese racconta persone che hanno speso la propria vita a cambiare la società.

I lavori odierni sono stati introdotti da Marco Imperiale, direttore generale della Fondazione Con il Sud. "Il legame culturale tra la Fondazione e la figura di Danilo Dolci è molto forte- ha spiegato- In quanto, si tenta di spezzare l'isolamento che, separando gli uomini e le donne così come il Nord e il Sud, impedisce di conquistare diritti fondamentali e garantire la crescita culturale dei territori. La scelta di partire dalla Sicilia, non è casuale, ma vuole idealmente riprendere il lavoro che Danilo Dolci ha iniziato in questa terra, partendo dal Settentrione. Forziamo l'isolamento che è nemico del Sud". Per Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina, "Dolci è certamente una delle figure culturali di riferimento per quanto costruito in questi anni dalla nostra Fondazione. Il suo richiamo all'importanza della memoria per costruire futuro, insieme all'attenzione sul tema della bellezza come strumento di liberazione per i territori, ha dato una direzione precisa alle nostre attività".

In particolare, ha poi sottolineato il segretario, il percorso di tutela "della memoria trova oggi applicazione concreta con la presentazione del lavoro che la Fondazione, in collaborazione con i più importanti Archivi Italiani, ha svolto per rendere accessibili a tutti la documentazione relativa ai fatti di Portella della Ginestra del 1947, secondo Dolci snodo fondamentale della storia contemporanea italiana". All'incontro hanno partecipato: Eugenio Lo Sardo, soprintendente all’Archivio Centrale dello Stato e Martina Corgnati, Accademia di Belle Arti di Brera - Milano e Fondazione Horcynus Orca; Ilaria Moroni e Simona Raccuia, Archivio Flamigni, Paolo Benvenuti e Massimo Barilla per gli Archivi della Fondazione Horcynus Orca.

Nel corso della giornata è stato presentato il lavoro svolto per rendere accessibili i documenti degli archivi. È allo studio un'interfaccia 'scenografica' di accesso ai documenti insieme scientificamente rigorosa ed emotivamente coinvolgente. La ricerca, cofinanziata dal Miur, nell’ambito del bando Start Up, e dalla Fondazione di Comunità di Messina, è stata coordinata da Gaetano Giunta e, per gli aspetti tecnico-artistici, da Stefano Roveda di Studio Azzurro ed è stata sviluppata interamente da talenti siciliani, appartenenti all’associazione AK!lab e Malastrada Film.Per la rete nazionale costituita sui fatti di Portella, sarà inoltre messo a disposizione dalla Fondazione di Comunità di Messina l’antico Castello Biscari in Mirabella Imbaccari, nel cuore della Sicilia, quale possibile sede comune per la raccolta della documentazione, per lo svolgimento di studi e ricerche, per lo sviluppo di percorsi didattici e di divulgazione scientifica.

La sostenibilità economica dell’operazione è garantita dalla partnership con la Energy Service Company Sefea Energy, nata dalla relazione fra la Fondazione di Comunità di Messina e Sefea sc. La Esco nasce per promuovere e sperimentare programmi di social green economy, costruiti attorno a paradigmi evoluti di economia civile. La tappa siciliana proseguirà domani, 11 giugno, a Trappeto (Palermo), con il contributo, tra gli altri, del sociologo francese Edgar Morin.

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