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Toscana: a Migliarino arrivano i cavalli dello sceicco di Dubai

16 agosto 2017 | 14.37
LETTURA: 7 minuti

Lo sceicco del Dubai, Mohamed bin Rashid Almaktoum, in visita a Migliarino
Lo sceicco del Dubai, Mohamed bin Rashid Almaktoum, in visita a Migliarino

Toccata e fuga a Migliarino, tra i boschi e le distese verdeggianti della Toscana, per lo sceicco di Dubai, Mohamed bin Rashid Almaktoum. La tenuta dei duchi Salviati è stata selezionata come residenza per ospitare, far svernare, ma soprattutto offrire uno spazio idoneo per allenare i purosangue della preziosa scuderia di uno degli uomini più ricchi del mondo. ''Un'idea nata 10 anni fa- ha dichiarato all'Adnkronos Oliva Salviati, proprietaria con la sua famiglia, dal XVI secolo, dello storico Parco naturale - Perché non portare gli sceicchi ad 'allenarsi' su quello che è sempre stato riconosciuto come uno dei migliori terreni al mondo?, mi sono chiesta''. (FOTO)

''E soprattutto - ha proseguito - perché non dar vita ad un nuovo Rinascimento in Toscana dopo anni di divieti legati all'insediamento del Parco Naturale Migliarino-Massacciuccoli-San Rossore? All'interno di una zona che di naturale ha ben poco, dove tutto è stato costruito, edificato dall'uomo''. Una proprietà, quella dei Salviati, ubicata strategicamente a Nord di Pisa, a 10 minuti dall'aeroporto, dallo snodo autostradale Pisa-Firenze-Genova-Livorno, con i suoi sei chilometri di spiaggia e uno straordinario bosco di pini, piantato dopo la bonifica di Scipione Salviati.

''Un nostro antenato - ha ricordato - Un uomo di grande capacità e intelligenza, un visionario che bonificò e costruì una tenuta modello con un bosco che doveva avere la duplice funzione di frutteto per la produzione dei pinoli, il più grande al mondo, e di giardino romantico. Del resto Scipione Salviati aveva ereditato la passione per la botanica e la bellezza dai nonni, Marcantonio Borghese e Anna Maria Salviati, che si dedicarono alla trasformazione di Villa Borghese a Roma e del suo parco''.

Alle gare di Endurance hanno partecipato quest'anno 43 nazioni e 530 cavalli

Per ciò che concerne la tenuta di San Rossore, un tempo apparteneva alla famiglia dei Medici, passò poi ai Savoia e successivamente divenne proprietà della Presidenza della Repubblica. Oggi è gestita dalla Regione Toscana con i suoi 4mila ettari. All'interno un centro di allenamento per purosangue inglesi e un ippodromo, il terzo d'Italia.

Riguardo poi alle gare di Endurance ha ricordato ancora Oliva Salviati: ''Ho contattato anni fa l'organizzatore della manifestazione. Solo nel 2014 è venuto più volte a Migliarino, ha parlato con il presidente dell'Ente Parco e con le autorità locali per portare le gare di Endurance, molto amate dagli sceicchi, in Toscana. Non è un caso che da tre anni si svolgano a San Rossore. Quest'anno poi hanno partecipato 43 nazioni con 530 cavalli e premi per 500mila euro''.

''Il prossimo anno - ha annunciato - saranno organizzati gli Europei e successivamente i Mondiali. E' indubbio che Pisa, grazie allo sport, sia tornata sulla scena internazionale''.

I cavalli arabi perfetti per le gare di Endurance, il terreno sabbioso di Migliarino ricorda i deserti degli Emirati

Per le gare di 'Endurance' i migliori sono i cavalli arabi, come quelli dell'emiro Mohammed bin Rashid Almaktoum, attuale primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti, 2 mogli (l'ultima è la principessa di Giordania Haya bint al Husayn) e 17 figli. ''I cavalli arabi sono forse apparentemente più rustici - ha spiegato Oliva Salviati - meno eleganti, ma sicuramente più resistenti e coraggiosi. Perfetti, dunque, per le gare di 'Endurance'".

Lo sceicco di Dubai è venuto più volte a visitare le terre di Migliarino, separate da San Rossore e dal fiume Serchio, un tempo possedimenti della contessa Matilde di Canossa, i suoi tracciati, i suoi percorsi, le scuderie, sempre accompagnato da tecnici e sportivi, da Saeed al Tayer, ad della Meydan, sponsor e organizzatore ufficiale di tutti gli eventi ippici di Dubai nel mondo. ''Il terreno di Migliarino con le sue dune di sabbia si confà perfettamente agli allenamenti di 'Endurance'. La sua struttura morfologica ricorda la geografia degli Emirati scolpiti su immense distese desertiche'', ha proseguito la nobildonna toscana.

''Al di là della mia passione per i cavalli - ha proseguito - tra i nostri obiettivi c'è anche il desiderio di valorizzare una Regione con una progettualità concreta legata ad una sua meravigliosa unicità, di cui la Toscana potrà trarne assoluto beneficio e vantaggio''.

A Migliarino è giunta la famiglia reale inglese, rappresentanti del mondo della musica e del cinema e Sting

Il Concorso di Endurance attira personalità, sportivi, un pubblico selezionato da tutto il mondo. ''Un luogo ottimale - ha aggiunto Oliva Salviati- Basti pensare che Migliarino, San Rossore, il parco di Massaciuccoli, lo ripeto, sono ubicati al centro del Paese, vicinissimi all'aeroporto di Pisa, a collegamenti importanti come l'autostrada Firenze - Pisa o la Genova- Livorno''. Non soltanto atleti e sportivi provenienti dagli Emirati a Migliarino, giungono con i loro purosangue ad allenarsi anche russi, svedesi, francesi.

''Il percorso all'ombra dei pini ha un suo fascino particolare - ha spiegato ancora la proprietaria della tenuta di Migliarino - Oltre 40 chilometri su un terreno sabbioso, perfetto per i cavalli, perfetto per non sforzare e compromettere i tendini, perfetto per la loro muscolatura. Qui possono anche allenarsi 'sferrati'. Insomma un terreno di velluto''. Quelle che un tempo erano terre malariche, successivamente bonificate da uno degli 'eredi' Borghesi, trasformate poi in uno dei centri più importanti in Italia per la produzione dei pinoli, volta dunque pagina.

Senza rinnegare le proprie origini e tradizioni, diversificando l'offerta, diventando luogo di riferimento per il mondo dell'ippica, per l'allenamento dei cavalli di Endurance. Del resto Migliarino ha già accolto personalità illustri. La famiglia reale inglese, rappresentanti del mondo della musica e del cinema, come il cantante Sting accompagnato dalla consorte, legatissimo a Migliarino. La duchessa Salviati è stata scelta, infatti, come madrina per la terza figlia, Coco.

La Brexit potrebbe trasformarsi in una opportunità per l'Italia

''L'emiro di Dubai, Mohamed bin Rashid Almaltoum, possiede oltre 7mila cavalli, ha scuderie in tutto il mondo, soprattutto in Inghilterra - ha ricordato Oliva Salviati - E la Brexit potrebbe trasformarsi in una opportunità per l'Italia. Ci saranno sicuramente regole più stringenti per poter far uscire i cavalli dal Regno Unito anche solo per una gara. Vaccini, problemi di quarantena... Non è detto che anche i ricchi emiri non decidano, al più presto, di far cambiare aria e 'casa' ai loro cavalli''.

Ed a proposito dell'emiro di Dubai, innamorato dell'Endurance, ma anche delle corse dei cammelli, ha poi spiegato ancora l'aristocratica toscana: ''possedere una scuderia importante con cavalli vincenti è uno straordinario biglietto da visita - ha detto - Una sorta di manifesto del loro potere di affabulazione e di seduzione sui sudditi perché un monarca assoluto si riconosce anche da questo''.

''Aura, grandeur... Basti pensare - ha concluso la Salviati- che ogni gara, ogni uscita pubblica viene ripresa, registrata, trasmessa in tv. Anche Luigi XIV, il re Sole, amava compiacere, assecondare la propria corte. Un modo di governare, di ottenere consensi attraverso uno sport antico, amatissimo, solo apparentemente democratico''.

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