cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 00:15
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Crisi: a Milano ha colpito gravemente il 45,5% dei professionisti

02 marzo 2015 | 18.36
LETTURA: 4 minuti

Indagine realizzata dalla Camera di commercio di Milano attraverso il Consorzio Aaster.

Crisi: a Milano ha colpito gravemente il 45,5% dei professionisti

Nel mondo dei professionisti il 45,5% ha risentito “significativamente” dell’impatto della crisi, il 37,8% solo in forma contenuta, il 16,7% è passato pressoché indenne. Il 30% attinge ora ai risparmi personali. Uno su due sta cercando di cambiare professione. Il 56% chiede semplificazione amministrativa e burocratica. E' quanto emerge dall’indagine su circa 600 professionisti della Consulta provinciale delle professioni realizzata dalla Camera di commercio di Milano attraverso il Consorzio Aaster. “La crisi - ha dichiarato Potito Di Nunzio, presidente della Consulta delle Professioni della Camera di commercio di Milano e presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Milano - ha colpito in modo profondo i professionisti. In particolare i free lance meno organizzati rispetto agli studi professionali. Ma anche questi ultimi stanno facendo fronte ad una incisiva riorganizzazione interna. Ecco perché è ancora più importante una maggiore collaborazione tra professionisti e imprese, che possa generare effetti positivi su una possibile ripresa”.

La prima causa di difficoltà è per i grandi studi il mancato pagamento dei clienti privati e per i free lance la mancanza di commesse. I più strutturati hanno reagito con ristrutturazione del lavoro interno, taglio dei costi e aumento delle ore di lavoro, i piccoli cercando di aumentare le conoscenze. Tutti hanno ridotto i prezzi. Quanto ai guadagni, la metà dei professionisti, per la maggiore presenza dei free lance, non supera i 1.500 euro mensili. Il 18% supera i 3mila euro. Tra i meno giovani oltre 45 anni, il 23% supera i 3mila euro. Le donne nel 60% dei casi sono sotto i 1500 euro. Redditi più elevati per ingegneri e professioni giuridiche, meno per architetti, veterinari e professioni creative.

Insoddisfatti, per il reddito il 67% e per gli orari di lavoro il 40%. Ma sono contenti per l’autonomia professionale (51%). Affrontano il lavoro in rete solo il 13,6%. Il 70,3% non esce per lavoro dalla dimensione della provincia. La maggior parte non ha creato un’impresa, quelli con sola partita Iva sono il 65%. Uno su sei è fortemente legato a Milano. Il 34,1% è convinto che i vantaggi dello stare a Milano “sopravanzino gli svantaggi” e il 16,8% può lavorare soltanto nella capitale lombarda.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza