La città ritrova la sua acqua, che arriva dal Ticino col Naviglio grande, si allarga in un saluto, e riprende la strada verso Pavia. "Riaprire questo luogo vuol dire riaprire una finestra che si era chiusa, e fare entrare aria, gioia, voglia di stare insieme" ha sottolineato il sindaco Pisapia (Foto)
Una "bellissima scommessa vinta" a usare le parole del sindaco Giuliano Pisapia, "un regalo doveroso" a citare il commissario unico di Expo Giuseppe Sala: la sintesi è una Darsena rinata in cui l'acqua torna a scorrere e a regalare uno scorcio che per decenni Milano aveva dimenticato. In bella mostra, nel giorno dell'inaugurazione, ci sono le banchine e i muri di mattoni e pietra chiara, il ponticello e gli edifici del mercato in verde.
Tante le famiglie con bambini che hanno deciso di partecipare a un evento che segna una sorta di anteprima dell'inaugurazione che venerdì 1 maggio vedrà Milano protagonista con Expo. La città ritrova la sua acqua, che arriva dal Ticino col Naviglio grande, si allarga in un saluto, e riprende la strada verso Pavia (Foto)
La Darsena "torna al suo splendore - spiega Pisapia - prima dell’avvio dell’Esposizione Universale perché sia ammirata e frequentata non solo dai milanesi, ma dai milioni di visitatori che verranno a Milano nei prossimi sei mesi. Riaprire questo luogo vuol dire riaprire una finestra che si era chiusa, e fare entrare aria, gioia, voglia di stare insieme". Un patrimonio restituito alla città con il contributo della società Expo: "è un regalo doveroso a questa città", una Milano "fatta di gente che lavora, che è capace di resistere alle situazioni difficili, che va avanti perché - chiosa Sala - crede nelle cose che fa".
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