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A Palermo seconda conferenza nazionale su periferie urbane

14 giugno 2019 | 16.53
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Le periferie urbane sono sempre più al centro del dibattito pubblico, ne parlano architetti, politici, operatori sociali e parallelamente è aumentato l’impegno delle amministrazioni locali, delle organizzazioni non-profit, fondazioni private e imprese per individuare formule capaci di rigenerare questi luoghi. La Seconda Conferenza Nazionale sulle Periferie Urbane, 'Dieci, Cento, Mille Centri', organizzata da Fondazione Bracco, con la partecipazione del Comune di Palermo e la collaborazione della Fondazione Nesta Italia, ha avuto l’obiettivo "di promuovere conoscenza e diffusione di buone pratiche, partendo dalle città di Milano e Palermo, in dialogo con altre esperienze nazionali ed europee, affinché una rete di attori sociali, pubblici e privati, possa costruire una visione condivisa e una strategia praticabile condividendo i risultati conseguiti". Lo scopo di questo percorso, "avviato da Fondazione Bracco nel 2018 e che continuerà in altre città con una metodologia concreta focalizzata proprio sullo scambio di idee e progetti, è agevolare non solo la circolazione dei saperi, ma anche l’attuazione dell’operatività".

La Conferenza, dopo una sessione plenaria di indirizzo, si è articolata in tavoli di lavoro diffusi nella città, tra il Teatro Santa Cecilia, l’Archivio Pubblico, la Galleria di Arte Moderna e la Biblioteca Comunale, che hanno approfondito quattro temi: Impresa e Non Profit, un patto per i territori; la povertà educativa dei bambini nelle aree urbane; Turismo, infrastrutture e sostenibilità come attivatori di sviluppo; e l’Arte come forza ed esperienza rigeneratrice. Aprendo i lavori il Sindaco Leoluca Orlando ha affermato: “Ancora una volta, Palermo si pone al centro e si fa promotrice di iniziative importanti per uno dei temi fondamentali della politica italiana. In questo caso quello dello sviluppo e della rinascita delle periferie urbane, che ospitano nel nostro Paese milioni di cittadini. Ancora una volta a Palermo si sperimenta e si mette in atto un fruttuoso modello di collaborazione e sinergia fra pubblico e privato, non più contrapposti ma partner per lo sviluppo di progetti e riflessioni comuni per il bene della comunità”.

La testimonianza sulla città di Milano è stata raccontata dal suo Vicesindaco, Anna Scavuzzo, che ha affermato: “L’edizione milanese della Conferenza Nazionale sulle Periferie Urbane ha permesso di valorizzare esperienze di successo della nostra città e di promuovere il dialogo con realtà nazionali ed europee di grande valore. Abbiamo condiviso l’impegno di promuovere progetti di rigenerazione urbana e una riflessione a più voci che proseguirà grazie alla Fondazione Bracco e alla città di Palermo, che ospita l’appuntamento 2019 e a cui passiamo volentieri il testimone".

Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco nel suo intervento ha sottolineato: “Per ottenere risultati concreti c’è bisogno di una pluralità di attori e di fare rete tra pubblico e privato, tra non profit e imprese. Esiste un costo del NON fare nel sociale. Come Fondazione Bracco”, ha aggiunto Diana Bracco, “siamo impegnati, ad esempio, nel Comune di Baranzate, tra i primi in Italia per numero di immigrati residenti. Qui con il programma Oltre i margini promuoviamo l’imprenditorialità femminile, Offriamo servizi di prevenzione per la salute e lavoriamo per contrastare la povertà educativa con il progetto Kiriku, esercitando quel ruolo di welfare complementare richiesto anche alle fondazioni d’impresa”.

"Garath è un quartiere nella periferia di Düsseldorf con molti aspetti positivi ma anche numerosi problemi sociali e urbani”, ha raccontato Jana Lauffs del Comune di Düsseldorf, portando l’esempio della città tedesca. “Per affrontare e risolvere queste difficoltà, abbiamo lanciato il programma Garath 2.0, caratterizzato da un approccio dal basso verso l'alto in cui la partecipazione dei residenti gioca un ruolo chiave. Ad esempio creiamo nuovi spazi per favorire l’incontro e la partecipazione dei giovani e interveniamo nella ristrutturazione degli spazi verdi".

Un focus particolare è stato dedicato al ruolo della cultura per il rilancio delle periferie urbane negli interventi di Angela Tecce del MIBAC, di Carolina Botti di ALES e di Francesco Giambrone, Sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo. Tra le idee presentate alla Conferenza, figura il progetto “Collective Lab” della Fondazione Nesta Italia. "La sfida dell’inclusione sociale si gioca senza dubbio nelle città, simbolo di generazione di idee e opportunità ma anche sede delle grandi problematiche sociali della nostra era” ha affermato Marco Zappalorto, Direttore Esecutivo Nesta Italia. “Per questa ragione sin dalla sua nascita, Nesta Italia lavora per favorire una riflessione partecipata sullo sviluppo urbano inclusivo. Riteniamo quindi di grande importanza essere partner di Fondazione Bracco in questa 2° Conferenza Nazionale sulle periferie urbane Dieci, Cento, Mille Centri dove abbiamo parlato delle metodologie dei laboratori di innovazione come infrastrutture abilitanti per implementare soluzioni innovative a problematiche sociali complesse, raccontando il nostro progetto Collective Lab".

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