A preoccupare una delle maggiori istituzioni musicali europee e mondiali il bilancio 2013, chiuso con un deficit di 836mila euro. E i vertici della celeberrima orchestra, che l'anno scorso ha festeggiato i 125 anni di attività, si appellano alle istituzioni pubbliche
Roma, 15 set. (Adnkronos) - A rischio chiusura l'Orchestra del Royal Concertgebouw di Amsterdam, una delle più prestigiose istituzioni musicali d'Europa e del mondo intero. Secondo quanto riportato dalla stampa olandese in questi giorni, a impensierire i vertici dell'orchestra sarebbe il bilancio del 2013, chiuso con un deficit di poco superiore a 846.400 euro. Cifra che in Italia farebbe sorridere, alla luce dell'indebitamento delle fondazioni lirico-sinfoniche del Belpaese.
Il direttore generale, Jan Raes, e il direttore commerciale, David Bazen, hanno spiegato al quotidiano olandese 'Nrc' che il Concertgebouw è un'istituzione "ancora molto forte, ma che potrebbe rapidamente indebolirsi", non solo per i dati negativi del 2013. La vera preoccupazione della dirigenza dell'orchestra olandese riguarda infatti le proiezioni economiche al 2020 che, nonostante il tasso di riempimento ottimale della sala e i biglietti già venduti a costi maggiori rispetto a quelli delle altre orchestre europee, sono negative soprattutto per gli sponsor, diminuiti a causa della crisi economica.
Le celebrazioni per i 125 anni della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam
L'unica soluzione, secondo i vertici del Concertgebouw, è quindi quella di aumentare i contributi pubblici, senza i quali l'orchestra potrebbe chiudere alla fine del 2015. Per non penalizzare l'altissima qualità della compagine, i vertici del Concertgebouw al momento escludono qualsiasi modifica al ribasso ai contratti dei professori d'orchestra. Secondo loro, infatti, una simile scelta penalizzerebbe l'organico qualitativamente e quantitativamente.
