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"A Roma sta finendo l'acqua"

22 luglio 2017 | 13.26
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(Fotogramma)
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"Purtroppo è una tragedia. Il livello del lago di Bracciano si è abbassato con il rischio di catastrofe ambientale fino a questo evento. Abbiamo tempo 7 giorni per trovare tutte le possibilità al fine di limitare al massimo il disagio per i cittadini, ma è sbagliato chiudere gli occhi. Il problema c'è ed è grave. Sta finendo l'acqua a Roma". Così Nicola Zingaretti, governatore del Lazio, a Tgcom24.

"Basta andare con una fotocamera a Bracciano per capire che sta accadendo l'inimmaginabile - aggiunge -. Far uscire l'acqua dai rubinetti è un diritto ma dobbiamo fare i conti con un problema enorme che è la siccità. Mi piacerebbe invitare qui Donald Trump per fargli capire cosa significa non rispettare gli accordi sul clima".

Con due atti amministrativi, la Regione Lazio ieri determinato la sospensione del prelievo dell’acqua dal lago di Bracciano. L'ordinanza impone ad Acea ATO 2 S.p.a. di azzerare ogni prelievo dal lago entro e non oltre le ore 24 del giorno 28 luglio prossimo, "onde consentire il ripristino del livello naturale delle acque del lago e della loro qualità".

ACEA - "Noi riteniamo quest'atto della Regione abnorme e illegittimo, ma soprattutto inutile rispetto all'obiettivo di tutela del lago di Bracciano". Così Paolo Saccani, presidente di Acea Ato2, in un'intervista a Sky Tg24 sul tema della siccità a Roma. "Dal lago di Bracciano Acea sta derivando 86mila metri cubi al giorno a cui corrisponde un abbassamento per questa derivazione di soli 1,5 millimetri", aggiunge.

"Il lago di Bracciano è profondo 164 metri: azzerare la derivazione dal lago di Bracciano fa risparmiare 1,5 millimetri ma creerà agli abitanti di Roma -noi abbiamo stimato circa un milione e mezzo- pesantissimi disagi - prosegue Saccani - Io non nascondo che il lago di Bracciano sia basso in questo momento però il lago di Bracciano è 90 centimetri in meno rispetto all'anno scorso, in un lago che è profondo 164 metri. Stiamo attuando tutte le misure per ridurre la derivazione dal lago ma interromperla è a nostro giudizio un atto irresponsabile".

"Da qui a sette giorni noi non troveremo nessuna soluzione se non quella di razionare l'acqua a 1,5 milioni di romani, a tutte le attività produttive, le attività turistiche, ai palazzi delle istituzioni, allo Stato della Città del Vaticano. Questo succederà. Non faremo certo un bene all'immagine internazionale dell'Italia e della Capitale del Paese, il tutto per 1,5 millimetri al giorno di abbassamento, perché questo è il contributo all'abbassamento del lago di Bracciano che fa Acea", prosegue.

"L'acqua noi non la fabbrichiamo, noi le soluzioni strutturali le abbiamo proposte alla Regione Lazio con una lettera del 4 luglio scorso - aggiunge - Il problema della perdita c'è, non lo neghiamo, ma si tenga presente che le perdite sono un male nazionale, non è un male di Acea ed è dovuto al fatto che l'azienda, su mandato dei sindaci, ha investito prevalentemente negli anni scorsi in fognatura e depurazione perché lì era l'emergenza. Quindi questa non è una responsabilità di Acea".

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