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Sanremo: i Kutso, all'Ariston facciamo quello che ci pare

03 febbraio 2015 | 17.04
LETTURA: 5 minuti

Al festival la band formata da Matteo Gabbianelli, Donatello Giorgi, Luca Amendola e Simone Bravi porta in gara fra i giovani 'Elisa', forte di una vasta esperienza sui palchi, oltre 100 concerti nell'ultimo anno, e di uno stile difficile da etichettare /Guarda la video intervista con l'esecuzione per l'Adnkronos della loro hit 'Lo sanno tutti'

I Kutso (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
I Kutso (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

'Elio e le storie tese'? "Non è tra i nostri ascolti. Loro fanno una musica volutamente anche comica: c'è del cabaret dentro, del teatro vero. Noi non abbiamo questa pretesa, cerchiamo solo di esprimere noi stessi". Allora il Teatro canzone? "Quella di Giorgio Gaber è sicuramente tra le 'influenze' maggiori su di noi ma c'è anche Iggy Pop, c'è il punk, ci sono i Beatles, Rino Gaetano. Certo ci piace il nonsenso". I Kutso sono allergici alle etichette, agli 'apparentamenti' musicali, il quartetto formato da Matteo Gabbianelli, Donatello Giorgi, Luca Amendola e Simone Bravi sarà al Festival di Sanremo, fra i giovani in gara, con 'Elisa'. Conversando con l'Adnkronos Gabbianelli ha rivendicato, quasi una sorta di motto del gruppo, anche in vista di Sanremo, "ci piace fare quello che ci pare"

Una filosofia che sul palco dell'Ariston, di solito, non si può però declinare fino in fondo, a partire in questo caso dall'irriverente nome del gruppo. "Il nostro nome è cangiante, cambia in base agli interlocutori -spiega sorridendo Gabbianelli- abbiamo una doppia pronuncia: si scrive K, U, T, S, O, ma può essere pronunciato sia in italiano, quindi 'Kutso', sia in inglese con la U che diventa A, quindi 'Kazzo' . A Sanremo probabilmente verremo pronunciati 'Kutso', anche se non si sa mai.... Noi guarderemo negli occhi Carlo Conti e capiremo quale sarà la pronuncia giusta".

Fra i giovani di Sanremo i Kutso sono decisamente i più 'rodati', con un album alle spalle, 'Decadendo (su un materasso sporco)' del 2003, ma soprattutto con oltre un anno di 'Perpetuo tour' che li ha visti impegnati in oltre 100 concerti: "Sono un po' di anni che calchiamo i palchi di tutta italia, poi è successa questa cosa di Sanremo che ha bloccato tutto quanto, non vediamo l'ora di ricominciare", scherza, ma non troppo, Gabbianelli. Tanta esperienza sui palchi ma niente talent, non sarà uno svantaggio con il pubblico di Sanremo? "Assolutamente no! Crediamo che la strada, i concerti siano la palestra migliore per crescere anche dal punto di vista della capacità di esibirsi davanti al pubblico" e "a Sanremo vogliamo conquistare anzitutto, l''attenzione del pubblico in sala e di quello davanti allo schermo. Adesso non pensiamo alla competizione ma soltanto a fare una performance superlativa", dice Gabbianelli.

"Alla competizione non ci crediamo però è sempre meglio provarci"

Non penseranno alla competizione i Kutso ma intanto ammettono, semiseri, di essersi comunque attrezzati: avete mobilitato parenti e amici per il televoto? "Anche sindaci, paesi interi, anche della Calabria perchè il nostro bassista, Luca Amendola è orginario di Paola. Alla competizione non ci crediamo però è sempre meglio provarci", rispondono.

Ed è per 'provarci' che i Kutso portano a Sanremo 'Elisa', un brano che non è nato 'sanremese': "Non l'abbiamo scritto per il festival, ce lo avevamo già, sarebbe dovuto andare sul nostro primo disco poi abbiamo detto 'teniamocelo per non sprecarlo' e abbiamo fatto bene. Lo abbiamo scelto perchè tra tutti i nostri brani era quello che secondo noi offriva la giusta via di mezzo tra i più estremi e quelli più appetibili, che ci permetteva di andare sul palco di Sanremo con la giusta attitudine, esprimendo appieno, anche fisicamente, la nostra musica. Poi è anche un pretesto per prendere in giro le canzoni d'amore con i loro clichè", spiega Gabbianelli. Quanto alle speranze per Sanremo, Giorgi le riassume così: "Solitamente il vincitore non è mai quello che poi ha più successo, ma non possiamo augurarci di perdere".

L'album sanremese dei Kutso uscirà il 12 febbraio con il titolo 'Musica per persone sensibili': "Persone sensibili potenzialmente lo siamo tutti quanti, nello specifico -spiega Gabbianelli- lo sono quelli che si soffermano un attimo in più ad ascoltare gli altri, a cercare di capire veramente cosa stanno dicendo. Noi gli proponiamo delle canzoni che contengono molta negatività a livello di testi, delle invettive, dei lamenti, spesso ci piangiamo addosso, ci guardiamo dentro e parliamo senza sconti, ma la reazione a tutto questo buio è una musica solare, gioiosa. Ci Piace questo ossimoro, questo contrasto tra buio e luce"

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