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Sea Watch bloccata

27 giugno 2019 | 07.27
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Il tentativo di forzare l'ingresso al porto è stato fermato da una motovedetta della Guardia di finanza (VIDEO). Delegazione deputati sale a bordo della nave. Scontro con l'Olanda, Salvini: "Non finisce qui". Poi sottolinea: "Se vanno in Europa li faccio sbarcare in 5 minuti"

Sea Watch bloccata

La nave Sea Watch, ferma da ieri a un miglio da Lampedusa, ha tentato di entrare in porto per fare sbarcare i 42 migranti a bordo. Ma, come apprende l'Adnkronos, il tentativo di forzare l'ingresso al porto è stato bloccato da una motovedetta della Guardia di finanza. Gli uomini delle Fiamme gialle, dopo aver fatto spegnere i motori dell'imbarcazione, sono saliti a bordo della nave per parlare con la comandante Carola Rackete, tedesca di 31 anni. La nave al momento "staziona a un paio di miglia da Lampedusa". La Finanza ha controllato i documenti della nave e i passaporti dell’equipaggio. "Aspettano istruzioni" ha spiegato la comandante della nave, circondata in mare da alcune motovedette della Guardia Costiera che controllano lo specchio d'acqua. Carabinieri e polizia continuano a controllare la banchina del porto: si attendono sviluppi per le prossime ore.

"Sulla Sea Watch c'è una vigilanza attiva. Tutto l'equipaggio è pro azione ed è intenzionato a sbarcare con o senza autorizzazione", a quanto apprende l'Adnkronos da fonti della Gdf. Questa mattina, riferiscono le stesse fonti, la nave, che era stata allontanata dalla corrente, avrebbe chiesto "di avvicinarsi" e "l'autorizzazione a poter tornare a un miglio", autorizzazione che è stata "negata". Sempre questa mattina dalla nave è arrivata anche una richiesta alla Capitaneria di Porto "di poter sbarcare i migranti , motivata dal fatto che le persone a bordo erano sofferenti". Anche in questo caso la Capitaneria di Porto non ha dato l'autorizzazione.

"Bandiera nave nostra, ma non li prendiamo"

Una delegazione di deputati del Partito democratico è salita, intanto, a bordo della nave Sea Watch. Si tratta dei parlamentari Matteo Orfini, Graziano Delrio, Davide Faraone. Presenti anche il deputato di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e di +Europa Riccardo Magi. Gli uomini della Guardia di finanza si trovano ancora sulla nave per eseguire i controlli, dopo il tentativo della Sea Watch di forzare l'ingresso al porto di Lampedusa. "Sulla #SeaWatch3 c'è l'inutile accanimento di Salvini che non mostra alcuna pietà per i più deboli. È intollerabile che ignori le leggi e si accanisca con chi ha più bisogno di aiuto. Noi resteremo a bordo finché tutti i profughi non saranno a terra", si legge sull'account Twitter dei deputati Pd che rilancia le parole di Graziano Delrio.

Scontro con l'Olanda - "L'Olanda si assume la sua responsabilità in quanto stato di bandiera" della Sea Watch 3, ma "questo non significa che si prenderà i migranti" che sono a bordo della nave. E' quanto si legge in una dichiarazione inviata all'Adnkronos della sottosegretaria olandese responsabile per l'Immigrazione, Ankie Broekers-Knol, nella quale si anticipa che "sarà presto pronta una risposta alla lettera" che il ministro dell'Interno Matteo Salvini le ha mandato domenica. "Siamo a conoscenza del punto di vista italiano come della valutazione italiana delle azioni della Sea Watch 3 - si legge ancora - Per la nostra risposta saranno usati i canali diplomatici. E' anche ben noto che il governo condivide le preoccupazioni per le azioni della Sea Watch 3". Immediata la replica del vicepremier leghista: "Con il Governo olandese non finisce qui". "Sull'Olanda apriamo una questione perché ci dà ragione, ha una sua nave, dice che se ne frega e sapremo comportarci di conseguenza", aggiunge a margine di un evento a Milano.

Sulla Sea Watch 3 "mi pongo l'obiettivo di una multa da 50mila euro alla Ong, del fermo e del sequestro della nave, dell'arresto o dell'espulsione degli equipaggi e dell'allontanamento dall'Italia degli immigrati a bordo", ha detto inoltre Salvini aggiungendo: "Sono dei fuorilegge, la Gdf e la guardia costiera stanno facendo rispettare la legge. Questa è una battaglia di principio, come se qualcuno non si fermasse all'alt dei carabinieri". "Il Commissario europeo dice che ci sono Paesi pronti a intervenire, mi dicano chi e mi dicano quando e per quanti. Se il problema si risolve e l'Italia non spende una lira e questa ong viene messa in condizione di non aiutare più i trafficanti di esseri umani, obiettivo raggiunto", ha poi sottolineato. E più tardi, intervistato da Paolo Del Debbio nel corso della trasmissione 'Dritto e rovescio' che andrà in onda alle 21.30 su Retequattro: "Se si rispetta la legge, se l'equipaggio che ha infranto la legge o viene arrestato o viene espulso, se la nave viene fermata e sequestrata e la smette di andare in giro per il Mediterraneo e se i 42 immigrati a bordo non restano in Italia e vanno in giro per il resto dei Paesi europei io li faccio sbarcare fra cinque minuti. Non voglio che siano italiani a pagare per errori degli altri". Quanto alla capitana Carola Rackete, "non sono io il magistrato, qualcuno farà rispettare la legge, è come se un cittadino italiano non si fermasse all'alt dei carabinieri. Mi fa piacere che questa ragazza si dica ricca, bianca e tedesca e abbia tanto tempo libero, non lo passerà in Italia". E sui deputati del Pd a Lampedusa: "Fanno un po' di vacanza, prendono il sole. chissenefrega dei deputati Pd, possono fare quello che vogliono. Il mio problema è fermare il traffico dei migranti".

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