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Calcio: Abbiati, Coppa Italia è la nostra Champions

12 gennaio 2015 | 14.17
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Dopo il ko casalingo 2-1 dell'Epifania i rossoneri tornano ad affrontare i neroverdi, in conferenza stampa a Milanello il portiere sottolinea l'importanza della competizione che permette l'ingresso in Europa e sull'obiettivo terzo posto aggiunge: "Non sarà facile ma non siamo lontani dalla Lazio"

Christian Abbiati (Infophoto) - INFOPHOTO
Christian Abbiati (Infophoto) - INFOPHOTO

"E' l'unica coppa che abbiamo, è la nostra Champions. E' un obiettivo importante perché chi la vince va direttamente in Europa League", non nasconde l'importanza che ha per il Milan questa edizione della Coppa Italia il portiere rossonero Christian Abbiati in conferenza stampa a Milanello alla vigilia della sfida col Sassuolo valida per gli ottavi di finale.

Sfida che arriva a una settimana di distanza dal ko casalingo 2-1 della squadra di Inzaghi proprio contro i neroverdi: "Il Sassuolo ha grandi giocatori la differenza è che non siamo riusciti a chiudere la partita. Dopo il gol di Zaza non siamo riusciti più a rimetterla i piedi -spiega l'estremo difensore rossonero che poi torna a sottolineare quanto conti la Coppa per il Milan-. Questa competizione permette a chi gioca meno di farsi vedere, io ci tengo, sono due o tre mesi che non gioco quindi per me è importante tornare a giocare con questa maglia. È un trofeo importante, ma ti posso assicurare che alzare questo trofeo è una grande gioia".

Ottavo con 26 punti, dopo l'1-1 col Torino, il Milan vuole ora recuperare terreno in classifica per provare ad agganciare la terza posizione che vale il preliminare di Champions. "Per me il terzo posto è un obiettivo ma non è facile, ci sono tante squadre che lottano, non siamo lontani dalla Lazio (terza con 31 punti ndr), dobbiamo pensare partita dopo partita e vedere in primavera dove saremo, non sarà facile".

'Una volta in vantaggio dobbiamo imparare a non fermarci''

Ai detrattori della squadra di Inzaghi che parlano di flessione fisica dei rossoneri in questa fase del campionato, Abbiati replica: "All'Olimpico di Torino la squadra si è data da fare, ha fatto più di un tempo in 10 uomini. Non penso si tratti di un problema atletico, ci siamo difesi bene e abbiamo preso gol su angolo anche se Diego Lopez aveva fatto grandi parate. La squadra non ha espresso il suo gioco ma si è difesa bene".

Ancora una volta la rete è arrivata da una azione da calcio d'angolo, situazione in cui il Milan si è fatto spesso trovare impreparato: "Il Toro non so quanti ne hanno battuti ma più se ne battono e più il rischio di subire gol da corner sale. La soluzione può solo essere quella di esser furbi, bisogna essere veloci nel prendere le marcature anche se non è facile".

Semmai il problema può essere l'approccio alla gara: "Il fatto di arrestarci dopo il vantaggio non va bene, bisogna cercare di pressare alti e recuperare alti la palla così da essere più vicini alla porta. Fare peggio della scorsa stagione credo sia impossibile. La cosa che mi da più fastidio -conclude Abbiati- è che ora le squadre vengono a San Siro convinte di potersela giocare, mentre una volta venivano qui per non prenderne 5, deve tornare ad essere così".

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