Roma, 12 apr. (Adnkronos Salute) - L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) "ha richiesto la scheda di segnalazione e una relazione sul caso al responsabile di Farmacovigilanza della struttura in cui si è verificato il decesso e attende di ricevere tutte le informazioni disponibili per una corretta valutazione". Lo riferisce all'Adnkronos Salute l'ente regolatorio nazionale sui medicinali, in relazione al caso della donna morta a Torino dopo aver assunto la pillola abortiva Ru486.
"Nella banca dati europea delle reazioni avverse Eudravigilance - prosegue l'Aifa - sono presenti 9 casi di decesso avvenuti in concomitanza temporale con l'uso di mifepristone come abortivo nella Ue. Sono stati inoltre riportati nel resto del mondo 12 casi di decesso, sempre in concomitanza con l'uso di mifepristone (10 in Usa). La presenza di segnalazioni nei database nazionali o internazionali di farmacovigilanza, come è noto - precisa l'Agenzia - non rappresenta di per sé un elemento a sostegno di una relazione causale tra uso del farmaco e reazione avversa, perché vengono segnalate le tutte le 'sospette' reazioni avverse, e nei data base vengono riportati tutti i casi segnalati, indipendentemente dal fatto che la correlazione con la somministrazione del farmaco sia dimostrata o meno. Pertanto, spesso i casi presentano fattori che potrebbero costituire una spiegazione alternativa per la reazione". Fino ad oggi "non risultano nella Rete nazionale di farmacovigilanza segnalazioni spontanee di decesso in concomitanza temporale con l'uso di mifepristone", e il caso di Torino si conferma dunque essere il primo in Italia.