(Adnkronos Salute) - I nuovi requisiti per l'accesso ai contributi proposti da Cantù (5 anni di residenza e Isee fino a 7.700 euro, con l'aggiunta per Nasko della soglia di 15 mila euro per le mamme sole), per il Cav attivo all'ospedale Mangiagalli "renderanno di fatto il Fondo Nasko inaccessibile a molte donne". Le pratiche per ottenere il contributo devono essere espletate entro la 12esima settimana di gravidanza e, si legge nella nota, "è impensabile che in tempi così stretti una donna possa ricevere dal consolato del proprio Paese di origine il documento che attesti la mancanza di redditi".
L'abbassamento della soglia del reddito Isee, continua il Cav milanese, "esclude le studentesse, per le quali l'Isee è quello dei genitori, impedendo così alle giovani donne di poter scegliere liberamente in merito alla propria gravidanza e di poter costruire la propria autonomia". Quanto ai 5 anni di residenza, conclude Paola Bonzi, "abbiamo più volte affermato come tale criterio sia discriminatorio. Ci appelliamo nuovamente alla Regione Lombardia: non snaturate il Fondo Nasko, perché farlo vorrebbe dire che la vita di tanti bambini non ha alcun valore. Sarebbe una grande ingiustizia".
Intanto oggi la mozione presentata da Ncd, Pd e Patto Civico sul nodo dei nuovi criteri per Nasko e Cresco, non è stata discussa: "La maggioranza - spiega Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega Nord in Consiglio - aveva dato la propria disponibilità a discutere e votare la mozione, ma questo non è potuto avvenire a causa della richiesta del Pd di rinviare l'argomento in una delle prossime sedute del Consiglio".
