Milano, 4 mar. (Adnkronos Salute) - "Entro la fine del mese un gruppo di lavoro dedicato avrà il compito di definire criteri più selettivi per l'accesso ai fondi Nasko e Cresco, tra cui l'obbligo di 5 anni di residenza in Lombardia. Questo taglierebbe fuori una gran parte della platea. Dalla nascita di questa misura, infatti, la Regione ha impegnato 18 miliori di euro e di questi il 75% è andato a favore di donne extracomunitarie". A segnalarlo è il Pd Lombardia in una nota, relativamente ai fondi attivati in regione per sostenere mamme in difficoltà economica che decidono di non abortire, e per garantire un'alimentazione sana a madri e bimbi che versano in condizioni di povertà.
Secondo i consiglieri regionali Carlo Borghetti e Sara Valmaggi, è tempo di rivoluzionare il meccanismo di sostegni alla maternità: "Superiamo la logica di Nasko e Cresco. E' necessario rivedere complessivamente tutte le misure. Serve un buono per una maternità consapevole".
Le misure di sostegno, continuano Borghetti e Valmaggi, "devono essere attivate senza distinzioni del colore della pelle, con attenzione, semmai, alle situazioni di maggiore fragilità e tenendo conto della situazione socioeconomica delle donne".
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