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Aborto: Roccella, Zingaretti dica che lo vuole a domicilio

25 marzo 2014 | 18.45
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Roma, 25 mar. (Adnkronos Salute) - "Ricordiamo al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che il Consiglio superiore di sanità (Css), cioè la massima autorità scientifica italiana nell'ambito della salute, ha espresso ben tre pareri, in anni diversi, in cui si ribadisce che, a tutela della salute della donna, è necessario per chi assume la pillola abortiva Ru486 un ricovero di tre giorni". Lo scrive in una nota la deputata Ncd Eugenia Roccella, dopo la delibera di Zingaretti in cui si stabilisce che il trattamento farmacologico potrà avvenire anche in day-hospital.

"Non credo che la Regione Lazio - aggiunge Roccella - abbia competenze sufficienti e paragonabili a quelle del Css per scegliere di dare la pillola in day hospital 'sulla base di evidenze scientifiche internazionali'. Le indicazioni dei tre giorni di ricovero sono dovute al fatto che il percorso abortivo dura almeno tre giorni, ed è quindi opportuno che avvenga in una struttura sanitaria, in cui si può intervenire in caso di complicanze come emorragie e infezioni. L'aborto chirurgico, invece, a cui la nota della Regione fa riferimento, si conclude nel tempo dell'intervento, ed è quindi possibile eseguirlo in day hospital. Temo che dietro la volontà di disattendere le indicazioni dell'Aifa e del Css sulla pillola abortiva, ci sia la volontà di promuovere l'aborto a domicilio scardinando la legge 194, con poche preoccupazioni nei confronti della tutela della salute femminile. Un obiettivo politico che Zingaretti farebbe meglio a dichiarare in modo esplicito".

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