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Abusi su ragazze minorenni, smantellata baby gang

10 maggio 2019 | 11.43
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Sono sei i ragazzi, di cui due non ancora maggiorenni, raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare a Reggio Calabria

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Sei ragazzi di Reggio Calabria, ritenuti autori di diversi episodi di violenza sessuale, atti sessuali con minorenne, sono stati sottoposti a provvedimenti restrittivi dagli agenti della squadra mobile della città dello Stretto. L'operazione denominata "baby crime" ha visto come destinatari delle misure 4 diciannovenni e due diciassettenni, tutti raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare di collocamento in comunità poiché ritenuti, a vario titolo, responsabili di bullismo, violenza sessuale, adescamento di minori, violenza sessuale di gruppo, violenza privata, atti sessuali con minorenne e pornografia minorile, consumati ai danni di quattro ragazze minorenni, di cui una, all'epoca dei fatti, non era ancora tredicenne.

Le indagini, condotte dalla squadra mobile sezione "Reati contro la persona, in danno di minori e sessuali" sono iniziate da una segnalazione dell’Ente 'S.O.S. Telefono Azzurro', per una presunta aggressione a sfondo sessuale nonché numerose condotte vessatorie e di molestie, anche telefoniche, subite da una ragazza minorenne da parte di un suo coetaneo. La vittima dell’aggressione a sfondo sessuale in sede di denuncia ha portato alla luce diversi episodi di condotte moleste in via continuata e permanente nei confronti sia della giovane che ha presentato denuncia, che di altre due ragazze minorenni. Molestie riscontrate anche dagli impianti di videosorveglianza acquisiti e analizzati dagli inquirenti e dall’analisi del traffico dati delle utenze dei giovani ragazzi.

Tutte le vittime hanno anche confermato di aver subito continue molestie che si concretizzavano in ripetuti insulti, minacce gravi e aggressioni fisiche, con conseguente cambiamento delle abitudini di vita delle stesse e l’ingenerarsi di un perdurante stato d’ansia, con un evidente effetto destabilizzante della loro serenità e del loro equilibrio psicologico.

Dalla ricostruzione dei fatti emergevano altri episodi di violenza fisica a sfondo sessuale ai danni di due ragazze minorenni di cui una minore di 13 anni. In circa dieci episodi, la ragazza veniva adescata con l’inganno dal ragazzo autore degli atti di bullismo, con l’intento di ottenere un incontro e compiere, in concorso con gli altri amici, atti sessuali con la minorenne. Al termine delle formalità di rito in questura, i ragazzi verranno collocati in diverse comunità a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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