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Tabacco: accordo Coldiretti-Philip Morris, sostenibilità e innovazione

01 febbraio 2016 | 07.00
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Tabacco: accordo Coldiretti-Philip Morris, sostenibilità e innovazione

Un momento di confronto e dibattito sulla filiera del tabacco fra produttori, istituzioni e mondo dell’industria. Questo il senso del convegno 'Il sistema tabacco come nuovo modello di riferimento per un’innovazione sostenibile in agricoltura', promosso da Coldiretti Veneto, che si è svolto sabato mattina a Bovolone, in provincia di Verona. Durante il convegno è stato presentato il modello di collaborazione nato nel 2011 con l'accordo tra Coldiretti e Philip Morris Italia, che rappresenta un’opportunità per il settore in un’ottica di sostenibilità e di crescita.

Intervenendo al dibattito, il presidente dell’Organizzazione Nazionale Tabacco (Ont), Gennarino Masiello, ha descritto il rinnovato accordo tra Coldiretti e Philip Morris Italia, firmato a luglio del 2015, che prevede un impegno all’acquisto di tabacco italiano fino al 2020, in continuità con quanto previsto da due precedenti memorandum per il quinquennio 2011-2015.

“Sono stati 5 anni straordinari ha commentato Masiello - e ora Coldiretti lotterà con impegno e passione per garantire un futuro di collaborazione che darà i suoi risultati”. “Se in passato il rapporto tra industria e produttori era mediato dai trasformatori - ha proseguito - oggi la relazione è diretta. Abbiamo accorciato la filiera, rendendo il nostro un tabacco a ‘chilometro zero’ e di ottima qualità”. (segue)

Pan, Una filiera così può dare reddito, sicurezza e garantire investimenti

Uno dei punti di forza dell’accordo è di permettere di fare sistema tra le varie regioni tabacchicole, unendo gli sforzi e gli interessi di Veneto (378 ettari coltivati a tabacco), Umbria (1.728 ettari) e Campania (2.140 ettari). L’auspicio è quindi di proseguire sulla strada della semplificazione, unendo le associazioni di produttori che avrebbero così più forza e maggior potere contrattuale.

Masiello ha infine rivolto un invito alle istituzioni: “Ci aspettiamo un maggior impegno e c’è bisogno di scommettere sul futuro, incrociando l’interesse delle istituzioni con quello dei produttori. Ci vogliono misure snelle e rapide, collaborazione con la ricerca universitaria, trasferimento di conoscenze ed informazioni, servizi di consulenza finalizzati all’implementazione delle imprese tabacchicole del sistema di qualità”.

Un invito recepito dall’Assessore all’Agricoltura della Regione Veneto, Giuseppe Pan, che, commentando l’accordo, ha ricordato come questo sia “La dimostrazione che non è più possibile andare da soli. Una filiera così può dare reddito, sicurezza e garantire investimenti”. L’assessore ha infatti sottolineato come nei momenti di difficoltà sia fondamentale lavorare in modo innovativo, facendo squadra. “Grazie a Philip Morris e Coldiretti per averci creduto. Da parte nostra la Regione Veneto ha sempre garantito una competitività e una qualità del prodotto che il mercato internazionale richiede.” Un’attenzione particolare, secondo Pan, va prestata ai bandi e ai fondi che sono a disposizione. “Abbiamo utilizzato appieno le potenzialità della comunità europea. La Regione Veneto è stata la prima regione ad aver approvato il piano di sviluppo rurale e ora siamo al fianco dei produttori mettendo a disposizione oltre 200 milioni di euro per tutta l’agricoltura veneta”. (segue)

Sidoli, Abbiamo costruito una rete territoriale dando sicurezza, competitività e futuro al settore

Sono stati anni importanti che ci permettono di guardare al futuro con ottimismo. La filiera nella quale siamo oggi è più forte”. Questo il commento dell’amministratore delegato di Philip Morris Italia, Eugenio Sidoli, ricordando la genesi degli accordi con i coltivatori e commentando la stipula della nuova intesa.

“Philip Morris ha iniziato comprando tabacco italiano senza un rapporto diretto con i produttori e i loro rappresentanti”, ha raccontato Sidoli, “Oggi il rapporto è quotidiano e abbiamo costruito una rete territoriale dando sicurezza, competitività e futuro al settore. Tutti gli attori stanno facendo gli sforzi necessari per garantire buoni risultati e sostenibilità alla filiera, soprattutto per quanto riguarda la qualità del prodotto, l’ambiente, le pratiche del lavoro ed i prezzi”.

“Inoltre l’accordo apre le porte a coraggiosi investimenti nel territorio italiano”, ha continuato Sidoli. Philip Morris Italia è infatti impegnata nella costruzione a Bologna di un nuovo impianto per la realizzazione di prodotti a potenziale di rischio ridotto che, al momento, rappresentano l’unica alternativa alle sigarette tradizionali contenente tabacco. “Lo stabilimento è pronto e il prodotto è già in commercio in alcune città italiane. Nei prossimi mesi venderemo in tutta Italia questo strumento innovativo con tecnologia ‘heat but not burn’, cioè basata sul riscaldamento anziché sulla combustione del tabacco. Una dimostrazione del nostro impegno per l’innovazione e la salute”.

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