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Accordo IIT e Intellimech, robot e IA per rilanciare industrie

23 giugno 2020 | 15.59
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Nasce il Joiint Lab, investimento di 5,2 mln per rinforzare il sistema Paese con la ricerca e l'innovazione

(Foto IIT)
(Foto IIT)

(di Andreana d'Aquino)-

Nuovo passo verso una 'Research economy' e a spingere questa volta sono il settore dell'Intelligenza artificiale e la robotica con l'obiettivo di un rilancio industriale del Paese. Che in questa occasione di emergenza sanitaria riparte proprio da Bergamo, una delle città italiane più colpite dal Sars-Cov-2. L’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) e il consorzio di ricerca per la meccatronica Intellimech hanno annunciato la sigla di un accordo da 5,2 milioni di euro totali per la creazione di un laboratorio congiunto, il Joiint Lab - Robotic Intelligence League Bergamo. Il nuovo lab opererà sui temi della robotica e della meccatronica per applicazioni nell'ambito industriale. Le attività del lab, che si svolgeranno nella sede genovese di Iit e nel campus di Kilometro Rosso dove verrà allestita la sede operativa a settembre, puntano "a rinforzare il sistema industriale del Paese con l’innovazione, il principale volano di rilancio per risollevare l’economia nazionale" sottolineano l'stituto di Genova e ed il Consorzio di ricerca meccatronica promosso più di 10 anni fa da Kilometro Rosso e Confindustria Bergamo per la ricerca nelle tecnologie avanzate.

In questa avventura ad alto tasso di innovazione, Intellimech e Iit sono affiancati da Confindustria Bergamo, Kilometro Rosso e dall’Università di Bergamo. A sostegno diretto del laboratorio congiunto ci sono nove aziende aderenti al Consorzio Intellimech: Abb, Brembo, Cosberg, Elettrocablaggi, Fassi, Giovenzana International, Sdf, Siad, Valtellina. L’investimento previsto di 5,2 milioni di euro è ripartito in 1,9 milioni di euro in capo a Iit e 3,3 milioni in capo al 'Sistema Bergamo', un sistema che include tutti i soggetti coinvolti nel laboratorio congiunto e le nove aziende aderenti.

Tutto ciò, spiegano Iit e Intellimech, permetterà di contare sull’impegno di diverse professionalità: 15 ricercatori e una decina fra ingegneri, specialisti di elevata formazione e dottorandi provenienti da Kilometro Rosso e dalle imprese, per un totale di circa 25 operatori complessivi che svolgeranno l’attività sotto la supervisione dei ricercatori Iit, operanti nel campo della robotica avanzata, coinvolti nell’iniziativa: Antonio Bicchi, Nikolaos Tsagarakis e Arash Ajoudani, alcuni dei Principal Investigator di IIT più attivi nella ricerca sui sistemi robotici avanzati a livello internazionale. Gli obiettivi principali del laboratorio congiunto Joiint Lab - Robotic Intelligence League Bergamo saranno l’individuazione, lo sviluppo e l’applicazione di tecnologie in ambito robotica avanzata sviluppate da Iit con lo scopo di trasferirle alle realtà tecniche e produttive del parco industriale del “Sistema Bergamo”. Altro obiettivo chiave è la formazione di figure professionali di alto livello grazie al trasferimento delle competenze scientifiche e tecnologiche di Iit e la valorizzazione dell’industria hi tech della provincia al fine di promuoverne la diffusione a livello nazionale e internazionale.

Un effetto atteso, sottolineano i partecipanti al progetto, è anche il rafforzamento delle competenze specialistiche e la loro diffusione per contaminazione a tutto il sistema territoriale. Questo laboratorio congiunto, diciottesimo per Iit, è il secondo fuori dalle sedi istituzionali dell’istituto di ricerca - 12 centri in Italia, oltre ai quattro laboratori centrali di Genova - e rappresenta un unicum per dimensione e strategicità, rendendolo la base ideale per la proiezione di Iit verso il supporto dell’industria lombarda e nazionale. "L’investimento di Iit in robotica ha portato l’Istituto ai massimi livelli mondiali. La qualità tecnologica raggiunta ha ormai il suo sbocco naturale nell’industria. L’Italia ha un tessuto industriale di primaria importanza nel quale la robotica può portare ulteriore innovazione e competitività in tempi molto brevi" assicura Giorgio Metta Direttore Scientifico Iit.

"L’attività congiunta con un consorzio che aggrega realtà industriali nel campo dell’hi-tech di questa portata ci permetterà di portare ad una maturità ancora superiore le tecnologie sviluppate nei nostri laboratori, generando un forte impatto sul sistema produttivo con nuove opportunità di sviluppo, e concretizzando gli sforzi dei nostri team di ricerca internazionali" sottolinea Antonio Bicchi responsabile della linea di ricerca Soft Robotics for Human Cooperation and Rehabilitation in Iit e tra i Principal Investigator referenti del laboratorio congiunto. E "una delle più grandi soddisfazioni per un ricercatore -aggiunge Bicchi- è vedere che i propri progetti, una volta inseriti in un contesto reale, sono in grado di migliorare la vita delle persone innovando e ottimizzando la produttività delle aziende".

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