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Accusato di molestie sessuali, offre Tfr alle vittime

03 ottobre 2017 | 11.54
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Accusato di molestie sessuali, devolve il Tfr alle sue vittime. E' la mossa di un operaio di 42 anni alla vigilia del processo: è accusato di aver palpeggiato otto ragazzine tra il 2012 e il 2016. L'uomo ha offerto alle famiglie 32 mila euro, l'intera liquidazione dopo che si è licenziato dal lavoro. Per il suo avvocato è un gesto di pentimento.

Il molestatore di ragazzine, alla vigilia del processo in cui è accusato di otto episodi di violenza sessuale, ha deciso di provare a dare una svolta alla sua vita. A prescindere dalla sentenza che forse già domani, il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Prato emetterà nei suoi confronti al termine di un processo con rito abbreviato, l'operaio pratese arrestato il 6 giugno dell'anno scorso con l'accusa di aver palpeggiato numerose minorenni prendendole in braccio con la scusa di fare misurazioni in punti alti, ha offerto l'intera somma della sua liquidazione alle otto parti lese, quattro delle quali si sono costituite parti civili nel processo.

Un'offerta senza condizioni - riferisce un articolo pubblicato oggi dal quotidiano "Il Tirreno" - fatta tramite il suo avvocato difensore Lorenzo Baldassini, e che i genitori di cinque ragazzine hanno già accettato.

In pratica l'operaio, dopo una custodia cautelare durata un anno, seguita dagli arresti domiciliari, si è licenziato dall'impiego che ha avuto negli ultimi 20 anni e ha messo insieme 32.000 euro di Tfr, offrendone 4.000 a ciascuna delle otto parti lese.

Tecnicamente non si può parlare di un risarcimento (che in teoria potrebbe essere molto più alto), semmai di un atto di buona volontà per dimostrare che l'imputato ha capito la gravità delle accuse che gli vengono mosse e vuole mettere un punto sulla vicenda.

L'operaio infatti è in pratica reo confesso, anche se ha cercato di minimizzare la portata dei suoi comportamenti. E anche l'ammissibilità di un eventuale risarcimento sarà materia di discussione al processo. L'offerta dell'operaio comunque non è condizionata al ritiro della costituzione di parte civile e non pregiudica le eventuali azioni che i genitori delle ragazzine molestate vorranno intraprendere anche in sede civile. L'operaio rischia una condanna pesante perchè gli vengono contestati otto episodi di molestie (uno è stato trasmesso a Firenze per competenza territoriale) dal 2012 in poi.

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