I conservatori insorgono e denunciano la "faziosità liberal" del quotidiano. L'ex presidente era in prima fila alla marcia commemorativa della Bloody Sunday.
"Faziosità liberal". Questa l'accusa che i media conservatori statunitensi hanno lanciato al New York Times, colpevole, a a loro giudizio, di aver 'tagliato' George Bush e la moglie Laura dalla foto che sulla prima pagina di ieri ritraeva il presidente Barack Obama alla testa del corteo che a Selma, in Alabama, ricordava i 50 anni della storica marcia per i diritti civili. L'ex presidente Bush aveva preso parte insieme all'ex first lady alla cerimonia di sabato sul Ponte Edmund Pettus di Selma, per commemorare uno dei più brutali episodi di violenza da parte della polizia nei confronti degli afroamericani che chiedevano il diritto di voto.
Il corteo che ha attraversato il ponte, vedeva poi in prima fila il presidente Obama, la moglie Michelle e alcuni dei protagonisti della marcia di 50 anni fa, divenuta nota come la Bloody Sunday. Come mostrano alcune foto, con loro, sulla destra, sfilavano anche George e Laura Bush. Ma nell'immagine pubblicata dal Nyt l'ex coppia presidenziale scompare, letteralmente 'tagliata' fuori in un ridimensionamento dell'inquadratura, che in gergo tecnico si chiama 'crop'. Nessun ricorso agli artifici di Photoshop, quindi, ma abbastanza per sollevare polemiche.
Inevitabili non solo i commenti acidi di alcuni editorialisti conservatori, come Derek Hunter e Tim Graham, ma anche i tweet risentiti di quanti hanno giudicato arbitraria la scelta del quotidiano.
Another NYT pic of the Selma march cropped the Bushes out EXACTLY. You can see just a sliver of Laura Bush. #Bias pic.twitter.com/dsnXOk70gL
— Barney Franken (@BarneyFranken) 9 Marzo 2015