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Aci Informatica, sciopero contro accorpamento Pra-Motorizzazione

22 maggio 2017 | 12.28
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Sciopero in Aci Informatica. Le lavoratrici e i lavoratori hanno indetto oggi un giornata di mobilitazione dedicata a spiegare i contenuti dello "scellerato" decreto sulla riforma del settore delle pratiche automobilistiche in discussione in Parlamento, che, spiegano le rsu, accorpando Pra e Motorizzazione, produce come unico risultato concreto quello di "generare ulteriori famiglie senza reddito e colpire tutti i cittadini attraverso l'aumento di costi e l'assoluto degrado dei sevizi pubblici".

Le lavoratrici e i lavoratori di Aci Informatica, per preparare al meglio la piena riuscita della giornata di festa popolare, si sono fatti carico di mettere in campo ulteriori sforzi per risolvere i problemi tecnici, in corso in questi giorni, la cui risoluzione è stata rallentata dalle mobilitazioni in atto.

"Abbiamo la piena consapevolezza della centralità e professionalità del nostro lavoro all'interno del sistema delle pratiche automobilistiche, per questo non chiediamo un intervento assistenziale ma semplicemente che ci vengano lasciate le attività che già svolgiamo senza alcun costo per lo Stato e con riconosciuta competenza e professionalità da moltissimi anni, al punto di essere considerati un'eccellenza della Pubblica Amministrazione", spiegano. "Un’eccellenza che abbiamo messo a disposizione di tutta la PA proponendo di effettuare gratuitamente le attività informatiche della Motorizzazione oggi affidate con gare di appalto (decine di milioni di euro l'anno) e liberando in questo modo risorse pubbliche che il Governo potrebbe riversare a vantaggio di tutta la cittadinanza, spiega la nota sindacale", proseguano i lavoratori di Aci Informatica.

Questa consapevolezza "fa ricordare a tutti che le lavoratrici e i lavoratori di Aci Informatica non hanno mai permesso e mai permetteranno che altri al di fuori dei delegati scelti dall'Assemblea li possano rappresentare in qualunque sede. Non comprendiamo il comunicato di Cgil Cisl Uil Aci che accettano di assistere passivamente all'attuazione di un decreto che degrada il servizio pubblico e distrugge la vita di migliaia di donne e uomini, sottolinea ala nota".

E, avvertono, "non si cada nell'inganno della retorica del posto pubblico garantito, vista la recente approvazione dei decreti di riforma del pubblico impiego che, alla luce dei tagli lineari operati sul sistema pubblico, vede la loro eventuale ricollocazione solo teorica".

"Noi continueremo a perseguire l'unità e la tutela di tutti i lavoratori, pubblici e privati, attraverso la lotta determinata e inarrestabile contro questo decreto truffa fino a che non verranno affermate le nostre ragioni che sono le ragioni di tutta la cittadinanza, nell'interesse proprio e di tutti cittadini", conclude la nota della Rsu Aci Informatica.

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