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Acqua, luce e gas: come risparmiano gli italiani

08 ottobre 2022 | 16.41
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I consigli del presidente dell’Arera, l’Autorità per l’energia, Stefano Besseghini, per i consumatori, le imprese e il sistema

Acqua, luce e gas: come risparmiano gli italiani

Le bollette sono sempre più care e gli italiani sono costretti a consumare meno energia e meno acqua. Come si stanno attrezzando?

“C’è un contenimento delle accensioni, anche del forno e delle docce. Siamo tornati indietro di 50 anni”.

“Per il gas, per esempio, sto adottando il metodo di cucinare spegnendo il gas qualche minuto prima del tempo di cottura, quindi lasciando che la cottura prosegua per inerzia termica”.

“In generale, stiamo cercando di lavare ad esempio i piatti sempre con l'acqua fredda, le docce non durano molto e le luci quando possibile le teniamo spente. In generale cerchiamo di risparmiare”.

“Riduciamo al minimo l'uso dei delle luci, il minimo indispensabile di luce e gas. Si sta più attenti a lasciare le luci accese per casa”.

“Prima facevo normalmente le lavatrici, come le fanno tutte le massaie, adesso per esempio i fazzoletti e le cose piccole le lavo a mano”.

Stefano Besseghini, presidente di Arera, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, guarda al prossimo inverno e spiega cosa si può fare sul fronte dei consumi domestici e sul fronte delle imprese:

“Gli strumenti per risparmiare sono almeno duplici: da una parte comportamentali dall'altra legata agli investimenti. Quelli comportamentali sono le buone pratiche di consumo attento di beni che adesso, diventando molto costosi, determinano un maggiore impatto dell'efficacia di questi strumenti. Poi c'è un altro grosso capitolo: quello della capacità di investire in forme di generazione autonoma o di efficienza energetica. Le imprese hanno qualche strumento in più e qualche criticità in più: qualche strumento in più perché l’impresa può gestire la struttura dei costi con maggiore efficacia e può più facilmente accedere e promuovere degli investimenti e quindi certamente cercare di promuovere l’autoconsumo e quindi ad esempio l’installazione di fonti rinnovabili, la cogenerazione ad alto rendimento. Strumenti che le aziende conoscono molto bene e che assumono un senso diverso in una dimensione di costi così elevati. E poi ci sono una serie di interventi che il governo ha messo in campo, come il credito di imposta, l'electric release e speriamo a breve anche una gas release che potrebbero dare un aiuto soprattutto in quelle situazioni in cui il costo dell’energia è una componente prevalente del costo dei fattori produttivi dell’azienda. Con l’attenzione, cosa su cui l’Autorità sta ragionando molto, che i cosiddetti energivori stanno un po’ cambiando aspetto: molte più aziende che tradizionalmente non erano considerate energivore a questi costi si ritrovano con un costo del fattore produttivo energia che diventa rilevante”.

Guarda il video sul sito evanews.eu

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