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Artigianato: ad Agnone si rivive la storia del rame

10 agosto 2015 | 16.13
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Artigianato: ad Agnone si rivive la storia del rame

In Molise si riscopre l’antica arte artigiana legata al rame, al centro dell’economia del suo vivace passato. Regina nella lavorazione dei metalli, infatti, ad Agnone (in provincia di Isernia) sono state inaugurate le Antiche Fonderie del Rame, ristrutturate in località San Quirico, vicino alle cascate del Verrino. L'occasione è la partecipazione ad Expo 2015, che vedrà sabato 26 settembre sfilare, sulla darsena del Naviglio di Milano, le mille fiaccole ardenti della ‘Ndocciata, per 'Il Giorno del fuoco'.

Intanto, domani, martedì 11 agosto, si potrà partecipare a un percorso proprio alla scoperta del mondo del rame. Si parte alle 10,30 dall’Expo Gate in piazza Giovanni Paolo II, ad Agnone, e con navetta, o mezzo proprio, si raggiunge il Museo storico del Rame (in via Marconi 1), dove sono riprodotti gli ambienti della lavorazione, gli antichi attrezzi della bottega, oggetti artistici e di arredamento, cimeli storici risalenti anche al Medioevo, e la tradizione plurisecolare che lega Agnone alla produzione di rame.

Qui i visitatori saranno guidati nel percorso museale e potranno assistere a una dimostrazione dal vivo del lavoro del ramaio. Alle 12, ci si sposta in località San Quirico per immergersi negli ambienti delle Antiche Fonderie del Rame, con una visita guidata e la pausa pranzo a base di prodotti dell’Alto Molise nel meraviglioso ambiente naturale del Verrino. Questo sarà solo un assaggio dell'evento in programma a settembre, nel contesto dell’Esposizione universale, quando il Comune di Agnone, in collaborazione con alcune agenzie turistiche, ha organizzato 4 pacchetti dedicati a chi vuole esplorare il territorio alto molisano e l’intera regione.

Uno dei 4 pacchetti si intitola 'La città del fuoco e dei metalli': un viaggio nelle antiche fonderie del bronzo (la millenaria fonderia delle campane Marinelli) e del rame, a partire dalle botteghe artigiane dell’orafo e del ramaio, per passare nella dimensione sannita delle aree archeologiche di Pietrabbondante e Schiavi d’Abruzzo, essendo i Sanniti abili nel forgiare i metalli. Per raggiungere, infine, il nuovo Museo storico del rame, inaugurato nei giorni scorsi ad Agnone dal maestro ramaio Franco Gerbasi, fino al restaurato esempio di archeologia industriale che giace vicino al fiume Verrino: le Antiche Fonderie del Rame di località San Quirico.

Le Antiche Fonderie del Rame rivivono grazie a un lavoro di ristrutturazione che ha visto in prima linea il Comune di Agnone, il quale, con un finanziamento regionale di 214mila euro circa, ha rimesso in sesto le strutture non più agibili. I lavori di ristrutturazione delle Antiche Fonderie del Rame sono propedeutici a un progetto di più ampio respiro che mira alla riproduzione dell’intero ciclo di lavorazione del rame, attraverso il ripristino dei canali originali, il recupero delle vasche, mole, ruote idrauliche, e tutti gli attrezzi meccanici di funzionamento delle ramiere. Un progetto didattico e turistico, per valorizzare un’arte e una produzione antica che ha fatto la storia della città.

L’obiettivo del Comune è infatti quello di preparare un bando pubblico per dare in gestione le Antiche Fonderie a privati o associazioni che siano in grado di valorizzare al meglio l’intero patrimonio archeologico-industriale della lavorazione del rame. Fino a qualche anno fa, le visite guidate sono state organizzate dall’associazione Kerres, che si è impegnata a mantenere vivo questo importante luogo del territorio.

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