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Ad aprile rallenta il tasso di crescita delle sofferenze bancarie

09 giugno 2014 | 11.22
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I dati di Bankitalia mostrano un aumento annuo pari al 22,3 per cento. Calano ancora i prestiti alle imprese (-4,4%). Migliore lo scenario per i prestiti alle famiglie scesi dell’1,0 per cento

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Rallenta ad aprile il tasso di crescita delle sofferenze bancarie. I dati di Bankitalia mostrano infatti una crescita annua (senza correzione per le cartolarizzazioni ma tenendo conto delle discontinuità statistiche) pari al 22,3 per cento (era del 23,0 per cento a marzo).

Quanto alla raccolta, il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è sceso all’1,4 per cento (1,6 per cento a marzo). La raccolta obbligazionaria, includendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 9,6 per cento sui dodici mesi (-10,6 per cento a marzo).

Non si ferma la contrazione dei prestiti alle imprese: ad aprile, in base ai dati diffusi da Bankitalia, in un quadro di prestiti al settore privato in contrazione annua del 3,1 per cento (-3,3 per cento a marzo), quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 4,4 per cento (-4,3 per cento a marzo).

Migliore lo scenario per i prestiti alle famiglie scesi dell’1,0 per cento sui dodici mesi (-1,1 per cento a marzo). Per quanto riguarda i mutui alle famiglie scendono ancora i tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, pari al 3,63 per cento (3,70 a marzo).

I tassi sulle nuove erogazioni di credito al consumo passano invece al 9,37 per cento (9,53 per cento a marzo). I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 4,28 per cento (4,20 per cento a marzo); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,66 per cento (2,89 per cento a marzo). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,89 per cento (0,94 per cento a marzo).

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