Dagli esperti della scuola fondata da Marco Biagi, un "decalogo pronto all'uso", 10 proposte per dare finalmente avvio all'iniziativa europea.
Le modalità di funzionamento della 'Garanzia Giovani' devono migliorare e, per far sì che i ragazzi possano realmente e in tempi veloci trovare un'opportunità di inserimento lavorativo, occorrono più "senso pratico" e più "concretezza". L'osservazione viene dagli esperti di Adapt, la scuola fondata da Marco Biagi, che in un decalogo 'pronto all'uso' suggeriscono "10 proposte concrete per dare finalmente avvio alla iniziativa europea".
Il primo punto riguarda l'istituzione di un filtro per le iscrizioni: "Manca un filtro -osservano gli esperti- per quanto riguarda la situazione occupazionale o formativa del giovane. Il dato delle iscrizioni rischia così di essere falsato e il lavoro a valle risulta maggiore".
Il secondo punto proposto da Adapt è una razionalizzazione delle offerte inserite che attualmente sono pubblicate "in maniera disorganica e senza la possibilità di filtrarle anche solo per luogo". Poi, occorre costruire un vero database che "associ ad ogni proposta un codice" in modo tale da bloccare eventuali ripetizioni; occorre anche 'profilizzare' le offerte, rendendole coerenti con il target di giovani 15-29 anni, mentre occorre inserire una sezione dedicata a offerte e annunci di lavoro che non richiedono ai candidati esperienze particolari.
La sesta proposta riguarda l'identificazione delle offerte di lavoro. "Vietare inserzioni anonime -chiedono gli esperti di Adapt- rendendo visibili i nomi delle aziende e delle agenzie di lavoro che cercano i lavoratori". Occorre poi garantire un'intermediazione di qualità, aggiornare il sito in orario notturno, e ampliare il portale delle offerte formative a cui i ragazzi possono accedere. Infine, la decima proposta riguarda l'ampliamento della sezione documentazione del portale, con particolare attenzione all'andamento territoriale del progetto europeo.
