Matteo Renzi cambia casa. Il neo premier dirà presto addio all'albergo che l'ha ospitato in questi giorni di frenetiche trattative per la formazione del suo primo governo, e traslocherà a Palazzo Chigi. Ma con lui non ci sarà la famiglia, perché la moglie Agnese, almeno per ora, preferirebbe restare a Firenze insieme ai figli.
A quanto apprende l'Adnkronos, prima del giuramento al Colle, Renzi avrebbe chiesto la disponibilità dell'appartamento 'di servizio', al terzo piano della presidenza del Consiglio, per viverci stabilmente. Il 'rottamatore' risiedera' nelle stanze di rappresentanza che furono ristrutturate da Silvio Berlusconi nel '94. Che però poi non utilizzò se non in modo sporadico, preferendo palazzo Grazioli. Prima di Renzi, l'appartamento di servizio di Palazzo Chigi fu scelto come dimora da Romano Prodi e Mario Monti. Il trasloco, riferiscono, potrebbe essere operativo già la prossima settimana.
La scelta di trasformare palazzo Chigi 'in casa e bottega', raccontano, è dovuta a motivi pratico-logistici e semplificherà anche i dispositivi di sicurezza. L'appartamento riservato al premier è di circa 120 metri quadrati, ha una sala da pranzo con un tavolo da quindici per gli ospiti ufficiali, è dotato di una grande cucina, un bagno e un salotto.
Renzi ancora non ha scelto la stanza del suo ufficio a Palazzo Chigi, ma dovrebbe lavorare nello stesso studio del suo predecessore Enrico Letta, nell'ala più antica dell'edificio (mentre il Cavaliere aveva scelto la Galleria Deti). Lo studio, che fu scartato da Bettino Craxi perché quando si insedio' era fatiscente, è situato al primo piano nobile, nella parte storicamente e artisticamente più importante. Le finestre si affacciano su piazza Colonna e via del Corso. L'arredo è più sobrio, ma sempre elegante, mostra fregi seicenteschi del tempo degli Aldobrandini.
