Impossibile portare a Milano gli head quarter delle grandi multinazionali. Mancano leggi in grado di assicurare all'Italia di poter giocare ad armi pari sul temi dell'economia e della finanza. Spara ad alzo zero, Stefano Parisi, candidato a sindaco di Milano. Sullo sfondo la Brexit e la possibilità che, in caso di uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea, le multinazionali che hanno a Londra i loro quartieri generali si trasferiscano a Parigi portando là lavoro e ricchezza e non a Milano.
''Mi auguro che la Gran Bretagna non esca perché sarebbe un indebolimento dell'Europa -dice durante lo speciale dell'AdnKronos dedicato alle elezioni comunali- ma per convincere gli investitori finanziari, si deve innanzitutto portare l'Italia allo stesso livello di affidabilità sui temi della vigilanza. E per convincere le multinazionali si deve rendere più attrattiva Milano. Se dovessi essere sindaco vorrei poter parlare con gli amministratori delegati delle grandi corporate e garantirgli chiavi in mano certezza del diritto e dei tempi per gli investimenti che vogliono fare''.
E secondo Parisi a oggi questo non è possibile: ''far portare qui i loro head quarter vuol dire avere una normativa alle spalle diversa da quella attuale. Oggi il sindaco di Milano è impossibilitato a fare questo data la farraginosità delle regole, ma anche della stessa organizzazione del Comune che noi vogliamo cambiare fin da subito''.
Nel frattempo aspettando leggi che permettano a Milano di recitare il ruolo di capitale finanziaria anche in Europa, Parisi assicura che se diventerà sindaco si metterà al lavoro per portare Milano agli stessi standard delle altre grandi città dell'Unione.
''Metteremo mano fin da subito all'organizzazione del Comune per dare certezze a chi Milano interessa''. E quindi ''burocrazia zero con una grande trasformazione tecnologica dell'amministrazione riducendo non solo le troppe regole inutili ma anche regolamenti e la logica con cui questi sono stati fatti. L'amministrazione deve essere il motore della modernizzazione, non la palla al piede della città''.
