Il robot sommergibile Bluefin-21 ha concluso le perlustrazioni e non ha trovato nulla. Il velivolo della Malaysian Airlines è sparito l’8 marzo scorso con 239 persone a bordo. I detriti sulla costa australiana non sono riconducibili al volo MH370
Il luogo in cui si sono concentrate le ricerche dell’aereo della Malaysian Airlines scomparso l’8 marzo scorso con 239 persone a bordo non sarebbe quello in cui l’aereo si è effettivamente inabissato.
A questa conclusione sono arrivati i responsabili delle ricerche del velivolo, secondo quanto riferito da fonti australiane. Il robot sommergibile Bluefin-21 ha infatti concluso le perlustrazioni e non ha trovato nulla,è stato reso noto.
Il prossimo passo per i responsabili delle ricerche del volo MH370 scomparso dopo il decollo da Kuala Lumpur per Pechino sarà quello di rivedere i dati acquisiti nel corso delle operazioni di ricerca e portare sul posto nuovi macchinari specialistici.
Usando i dati forniti dai satelliti i responsabili delle ricerche sono arrivati alla conclusione che l’aereo si è inabissato nell’Oceano Indiano a nordovest della città australiana di Perth. L’area delle ricerche à poi stata ulteriormente definita grazie ai segnali acustici successivamente captati e che si riteneva potessero provenire dalle scatole nere dell’aereo.