Nuovo stop in Afghanistan per il processo di revisione degli 8,1 milioni di voti del ballottaggio per le elezioni presidenziali. Le operazioni di riconteggio dei voti, come riferisce l'agenzia di stampa afghana Pajhwok, riprenderanno domani e non oggi come previsto dopo la pausa per le celebrazioni di Eid, la festa che segna la fine del mese sacro di Ramadan.
La notizia del nuovo stop, sottolinea la Bbc, arriva dopo una notte di colloqui telefonici tra il segretario di Stato Usa John Kerry e i due sfidanti per la successione al presidente Hamid Karzai, l'ex capo della diplomazia Abdullah Abdullah e l'ex ministro delle Finanze Ashraf Ghani.
I due candidati denunciano brogli e irregolarità durante il voto. A luglio era stato l'intervento dell'ultima ora di Kerry, volato a Kabul, a scongiurare un'escalation di tensioni e a portare all'accordo per la revisione dei voti. Ora la disputa è sui criteri per procedere con l'eliminazione dei voti ritenuti non validi.
Il capo della missione Onu in Afghanistan (Unama), Jan Kubis, ha chiarito che l'obiettivo è conteggiare il maggior numero possibile di voti ritenuti validi "in modo da riconoscere il coraggio e la determinazione degli afghani che hanno votato nei due turni delle presidenziali".
Dal ballottaggio, secondo i risultati preliminari del voto del 14 giugno annunciati a luglio dalla commissione elettorale afghana, esce in testa Ghani con il 56,4% delle preferenze rispetto al 43,5% conquistato da Abdullah. Al termine del processo di revisione i candidati avranno 24 ore per la presentazione di eventuali ricorsi alla commissione competente, che a sua volta dovrà rispondere entro 48 ore.
Karzai è al potere dal 2001 ed era inizialmente previsto per oggi il passaggio di consegne con il nuovo presidente eletto.
