(Aki) - A piu' di 12 anni dalla caduta del regime dei Talebani in Afghanistan le donne di Mazar-i-Sharif si mettono alla 'guida' del cambiamento e sfidano i conservatori. Lungo le strade di questa citta' del nord dell'Afghanistan, martoriato da decenni di guerre, sono le tassiste - poche ma determinate - a segnare il tempo che passa. Sara, 45 anni e il velo sulla testa, rivendica di essere stata la prima tassista di Mazar-i-Sharif. La sua storia a caccia di passeggeri da accompagnare da un lato all'altro della citta' inizia dopo ''cinque anni di grande poverta' e sofferenza'' dopo l'uccsione da parte dei Talebani di suo marito, anche lui tassista, come racconta lei stessa all'Institute for War and Peace Reporting (Iwpr).
Sara dice di essersi messa per la prima volta alla guida di un taxi per crescere i suoi quattro figli e aiutare sua suocera. Con il suo lavoro riesce a guadagnare fino a 15 dollari al giorno. ''Non ho paura di nessuno'', afferma, sottolineando di essere trattata da tutti con grande rispetto. ''Le donne preferiscono me e alcuni tassisti sono gelosi'', dice con un sorriso. Tra i suoi clienti affezionati c'e' Munir, che lavora per un'azienda straniera e che l'ha scelta per una settimana come autista. ''Puntuale e coraggiosa'': cosi' l'ha descritta dopo averla conosciuta.
Fatima e' un'altra tassista di Mazar-i-Sharif. E' stata ingaggiata per un mese dallo staff della campagna elettorale di uno dei candidati alle presidenziali del 5 aprile scorso. Il nome del candidato alla successione di Hamid Karzai e' top secret: Fatima ha ''paura di un altro candidato che e' circondato da brutta gente, mi farebbero del male se sapessero che ho lavorato per un rivale''. Fatima fa da tassista alle sue parenti e anche ad alcuni docenti dell'universita'. (segue)
