(Aki) - Un'altra questione di primo piano e' l'insorgenza talebana, che appare ancora ben radicata nel paese, soprattutto nel sud. Nelle scorse settimane, i Talebani hanno avvertito che faranno di tutto per "far fallire" le elezioni. In un comunicato pubblicato sul sito dell'Emirato islamico dell'Afghanistan, si legge che e' stato "impartito l'ordine a tutti i mujaheddin di usare tutta la loro forza per far fallire queste elezioni fasulle" e di prendere di mira "lavoratori, attivisti, apparati di sicurezza e funzionari" coinvolti nelle elezioni. "Chiediamo a tutti i nostri connazionali - si legge ancora - di mantenersi lontani dagli uffici elettorali, dalle cabine elettorali, dai raduni e dalle campagne, in modo che, volendo Allah, le loro vite non siano messe in pericolo".
Collegato alla questione dell'insorgenza talebana c'e' poi il problema del narcotraffico e in particolare della produzione di oppio, che in Afghanistan si mantiene a livelli record. Finora infatti non hanno dato risultati di rilievo gli sforzi compiuti per convicere i contadini ad abbandonare questa coltura, sostituendola con altre alternative ma allo stesso modo redditizie, come ad esempio lo zafferano.
Rimangno infine in primo piano le difficolta' economiche del paese, a causa delle quali i Talebani, con i loro traffici illeciti, riescono facilmente a reclutare nuovi miliziani offrendo loro paghe piu' alte di quelle garantite ad esempio dall'esercito. Il gettito delle tasse e' ancora molto basso e il governo non e' in grado da solo di far fronte alle spese per la sicureza. Malgrado una crescita costante del Pil, che nell'ultimo anno e' salito dell'11,8%, e un'inflazione al 6,4%, l'Afghanistan resta ancora un paese molto povero, con un'aspettativa di vita di 64 anni, secondo l'ultimo rapporto della Banca Mondiale. La disoccupazione e' molto alta mentre la percentuale della popolazione con accesso all'energia elettrica e' tra le piu' basse al mondo, intorno al 30%. Passi avanti significativi invece sono stati compiuti in questi anni nel campo dell'istruzione, con un indice di scolarizzazione superiore al 97%.
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