Kabul, 9 apr. - (Adnkronos/Aki) - Era stata data in sposa a sei anni, dal padre, che doveva saldare un debito che aveva contratto. Ma a salvare Naghma, una bambina afghana fuggita insieme alla famiglia dagli scontri della provincia meridionale di Helmand e rifugiatasi in un campo profughi alla periferia di Kabul, è stato un donatore anonimo. Che dopo una riunione dei saggi ha deciso di pagare il debito contratto da Taj Mohammad con un usuraio, al quale aveva chiesto un prestito di 2.500 dollari per poter pagare le cure alla moglie malata e assistere i nove figli, anche dopo la morte del piccolo di tre anni per le rigide temperature invernali.
Accorgendosi di non poter restituire il debito, Taj Mohammad a un certo punto ha deciso di offrire in sposa la figlia di sei anni, Naghma, al figlio dell'usuraio, di 19 anni. "E' stata una decisione difficile'', ha detto Taj Mohammad alla Cnn. A denunciare la sposa bambina sono pero' stati i gruppi che si occupano della difesa dei diritti umani nella capitale afghana, che hanno contattato l'avvocato americano Kimberley Motley, che vive tra Kabul e il Milwaukee e negli ultimi cinque anni ha lavorato in Afghanistan, dove è arrivata la prima volta nel 2008 nell'ambito del programma del Dipartimento di Stato Usa per formare avvocati afghani difensori.
E' stata Motley a convocare una riunione di leader tribali, una Jirga, per discutere la questione e deliberare che Naghma fosse liberata dall'obbligo di contrarre il matrimonio e potesse tornare dalla sua famiglia. In piu', un donatore anonimo ha saldato il debito contratto di Taj Mohammad. ''Sono felice che Naghma non si sia sposata all'eta' di sei anni. Ma ora vorrei che potessere avere un'istruzione'', ha detto Motley. Per questo, la bambina è stata inviata all'Istituto nazionale di musica dell'Afghanistan dove studiano orfani e bambini svantaggiati.
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