Le linee internet con velocità pari o superiori ai 30 Mbt/s hanno ormai raggiunto il 75% delle complessive linee broadband,e il peso di quelle con prestazioni superiori ai 100 Mbit/s è salito dal 16,5% al 59,4% del totale. Lo rende noto l'Osservatorio Agcom sulle comunicazioni. La crescente capacità trasmissiva della rete si riflette ovviamente sull’andamento dei volumi: il traffico dati medio giornaliero nei primi 9 mesi dell’anno è aumentato del 21% rispetto al corrispondente valore del 2020 e, con riguardo al periodo pre-Covid, del 74,9% rispetto al periodo gennaio-settembre 2019.
Negli ultimi dodici mesi le tradizionali linee telefoniche in rame si siano ridotte di circa 1,8 milioni (-9,8 milioni nell’intero periodo temporale considerato nell’Osservatorio) mentre le linee che utilizzano altre tecnologie sono aumentate di 2,6 milioni circa. Se nel settembre 2017 il 76% degli accessi alla rete fissa era in rame, dopo quattro anni questi sono scesi al 29,2%.
Allo stesso tempo sono sensibilmente aumentati gli accessi con tecnologie che consentono prestazioni maggiormente avanzate: le linee Fttc sono aumentate di 1,1 milioni su base annua e di 6,5 milioni nell’intero periodo, corrispondentemente gli accessi Ftth sono cresciuti di oltre 800 mila unità ed a fine settembre superavano i 2,4 milioni. In crescita, anche se in misura più attenuata, risultano anche le linee Fixed Wireless Access, che con un incremento di 239mila unità nell’anno, sono giunte a sfiorare 1,7 milioni.