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Agenti uccisi a New York, le parole del killer ai passanti: "Guardate cosa sto per fare"

22 dicembre 2014 | 08.56
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Brinsley, con una storia di violenze e instabilità mentale alle spalle, aveva annunciato sui social media le sue intenzioni e, una volta arrivato a Brooklyn, subito prima di colpire i poliziotti, avrebbe invitato i presenti a seguire le sue gesta. L'azione per vendicare la morte di Michael Brown

(Infophoto) - INFOPHOTO
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Prima di uccidere i due agenti di polizia a New York, il 28enne Ismaaiyl Brinsley, con una storia di violenze e instabilità mentale alle spalle, aveva annunciato sui social media le sue intenzioni e una volta arrivato a Brooklyn, subito prima di colpire i poliziotti, avrebbe invitato dei passanti a seguire le sue gesta su Instagram, e avrebbe detto loro "Guardate cosa mi appresto a fare".

Brinsley aveva minacciato apertamente la polizia sui social media, aveva postato un video in cui si vedeva bruciare la bandiera americana e aveva commentato la morte di due afroamericani per mano di poliziotti bianchi. A renderlo noto è stata la polizia che sta scavando nel passato del giovane per ricostruire la dinamica dell'attacco agli agenti.

Prima di salire su un autobus per Brooklyn, Brinsley secondo le ricostruzioni avrebbe sparato a una sua ex in un appartamento vicino Baltimora. Alla donna avrebbe sottratto il cellulare, che ha permesso agli investigatori di ricostruire le sue mosse: la polizia di Baltimora a quel punto ha lanciato l'allarme e allertato la polizia di New York, ma il messaggio inviato ai colleghi sarebbe arrivato nello stesso istante in cui l'uomo stava colpendo gli agenti in macchina.

Brinsley era stato arrestato 19 volte in passato e secondo la famiglia aveva problemi mentali che non erano stati diagnosticati e curati. Secondo la polizia il giovane avrebbe tentato il suicidio lo scorso anno. ù

Tre ore dopo l'attacco di Brooklyn ai poliziotti di Washington è stato raccomandato di ricordare sempre, "di servizio o di pattuglia, fermi all'interno di un veicolo o anche fuori servizio" la necessità di "restare vigili e costantemente coscienti di ciò che avviene intorno". Un messaggio che da allora è stato diramato ogni due ore e che nella sostanza, sottolinea il Washington Post, invita "a stare in guardia". Analoghe esortazioni sono state fatte agli agenti di tutto il paese.

In alcuni casi, riferisce il New York Times, sono state modificate le disposizioni che regolano l'organizzazione del lavoro dei poliziotti: a New York gli agenti di pattuglia a piedi hanno ricevuto l'ordine di non lavorare più soli ma in coppia, sono state sospese le uscite degli ufficiali ausiliari, ossia di quelle migliaia di volontari disarmati, mentre ai detective, che operano spesso soli o in coppia, non sarà più permesso di lavorare se non in squadre di almeno tre persone.

In molte città il timore è che i poliziotti possano tornare ad essere sotto attacco. "La stragrande maggioranza dell'opinione pubblica" ci appoggia per "ciò che facciamo ogni giorno", ha commentato il capo della polizia della contea di Montgomery, Tim Manger, citato dal Washington Post, ma la situazione "oggi è estremamente difficile per gli agenti, che hanno scelto di fare questo lavoro per proteggere le persone". Ieri sera, Manger ha inviato un messaggio ai suoi ufficiali, esortandoli "a proteggere se stessi mentre proteggete gli altri".

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