Sempre più italiani si rivolgono allo strumento del mutuo per finanziare l’acquisto della prima casa sia grazie agli odierni tassi di interesse - sia fissi che variabili - ai minimi storici, sia grazie alle agevolazioni e alle detrazioni fiscali previste.
Per accedere a tali agevolazioni, l’acquirente deve risultare non in possesso di un altro immobile ad uso abitativo con qualifica di prima casa, eccezion fatta nel caso in cui lo stesso si impegni a vendere tale immobile entro l’anno successivo.
Oltre ad essere una persona fisica, chi acquista deve risultare residente nello stesso comune dove è situato l’immobile acquistato come prima casa. L’eventuale trasferimento di residenza, necessario se la residenza dell’acquirente risultasse essere in un comune diverso al momento dell’acquisto, deve avvenire:
-entro 12 mesi per poter accedere alla detrazione sugli interessi passivi del mutuo;
-entro 18 mesi dalla stipula del contratto di acquisto.
Inoltre, l’immobile comprato come prima casa non può risultare un immobile di lusso.
Sul fronte delle detrazioni fiscali, è previsto il recupero di parte delle spese accessorie che si rendono necessarie sia sul fronte dell’acquisto che su quello del mutuo stesso.
Tra queste spese troviamo: le spese di istruttoria della banca, le spese di intermediazione immobiliare (fino ad un massimo di 1.000 euro), l'imposta sostitutiva, la perizia tecnica e l’onorario del notaio relativo alla stipula del contratto di mutuo.
La detrazione sugli interessi passivi per i mutui prima casa è del 19% ed è previsto un importo massimo totale di 4.000 euro, il che permette un risparmio massimo annuo sul mutuo di 760 euro.
Per approfondire le opportunità legate all’acquisto della prima casa, è consigliata la guida di Money.it “Mutuo prima casa: come funziona, agevolazioni, come sceglierlo”.