Verrà emessa entro domani alle ore 12 la decisione del gip del Tribunale di Palermo, Roberto Riggio, sulla convalida del fermo di Gianmarco Codraro e Carlo Mancuso, i due giovani antagonisti arrestati con l'accusa di tentato omicidio per il pestaggio del leader di Forza Nuova Massimo Ursino. Né Mancuso né Codraro, che sono stati interrogati in due momenti diversi perché hanno il divieto di incontro tra loro, hanno risposto al gip Riggio. Il Procuratore aggiunto Ennio Petrigni ha chiesto la convalida del fermo e l'emissione della custodia cautelare.
"I miei assistiti - ha detto l'avvocato Giorgio Bisagna, legale di Codraro e Mancuso - si professano estranei ai fatti, in linea generale quello che sosteniamo, come linea difensiva, è che non si può parlare di tentato omicidio a fronte di un soggetto che è stato sicuramente aggredito, ma non c'era alcun intento di uccidere, tanto più che le lesioni non erano neppure gravi. Tanto è vero che Ursino è stato dimesso con 20 giorni di prognosi e cinque giorni di riposo".
Bisagna ribadisce poi che si tratta di "accuse da fantadiritto" perché "obiettivamente, quello che è stato prodotto fin qui sono dei frame di immagini sfocate in cui non si intravedono i visi e le fattezze delle persone". Il gip, che si è riservato di decidere sia sulla convalida del fermo che sulla misura cautelare, dovrà pronunciarsi entro mezzogiorno di domani, quando scadono i termini.