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Agguato nel tarantino, tre morti. Tra vittime anche bimbo di 4 anni

18 marzo 2014 | 14.40
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Agguato nel tarantino, tre morti. Tra vittime anche bimbo di 4 anni

Un bambino di 4 anni trucidato a colpi d'arma da fuoco insieme al padre e alla madre e davanti agli occhi atterriti dei due fratellini di 6 e 7 anni. E' stata una azione spietata quella a messa a segno lunedì sera, verso le 21.30, sulla strada statale 106, in provincia di Taranto, nei pressi dello svincolo per Palagiano.

Sono 13 i colpi d'arma da fuoco esplosi contro l'automobile a bordo della quale c'era una intera famiglia. A perdere la vita Cosimo Orlando, 43enne di Palagiano in regime in semilibertà; la compagna Carla Maria Fornari di 30 anni e il figlio di lei di appena 4 anni. Illesi altri due bambini di 6 e 7 anni che erano sul sedile posteriore.

La loro Matiz rossa, guidata dalla 30enne, è stata affiancata dall'auto dei killer che hanno poi sparato in direzione della vettura. Orlando si trovava sul sedile del passeggero e aveva in braccio il piccolo di 4 anni. Probabilmente i killer hanno usato pistole caricate di colpi calibro 9x21.

Carla Maria Fornari aveva avuto il bimbo morto nell'agguato da Domenico Petruzzelli, a sua volta ammazzato nel maggio 2011 insieme a Domenico Attorre al quale faceva da autista-guardaspalle. I due furono uccisi dopo essere caduti in un tranello. I loro corpi, dati alle fiamme e gettati in un fossato nelle campagne tra Massafra e Palagiano, furono ritrovati dopo qualche settimana. L'omicidio fu praticamente seguito 'in diretta' dagli inquirenti che tenevano 'sotto intercettazione' Attorre appena scarcerato. Tre persone sono state condannate per quel duplice omicidio.

Cosimo Orlando, al momento dell'agguato, da Palagiano stava andando a Taranto per recarsi in carcere. Detenuto in regime di semilibertà, il 43enne era obbligato ogni sera a rientrare nel penitenziario ionico. I killer hanno approfittato proprio di quel momento.

Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha disposto l'immediato invio di oltre 60 operatori - appartenenti ai reparti della Polizia e Carabinieri - per dare il massimo impulso all'attività di controllo del territorio e all'azione info-investigativa. I rinforzi, che hanno già raggiunto la provincia pugliese e hanno iniziato le proprie attività, stanno svolgendo compiti operativi al fine di ''dare una risposta rapida e concreta a un fatto di inaudita ferocia'', così come sottolineato da Alfano.

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