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Agricoltura: Coldiretti in piazza contro caro bollette e speculazioni

17 febbraio 2022 | 11.59
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Con l'aumento dei costi energetici quasi un agricoltore italiano su tre (30%) è oggi costretto a ridurre la produzione di cibo

(Foto us)
(Foto us)

Monta la protesta di agricoltori, allevatori e pastori contro gli aumenti delle materie prime e il caro energia. E oggi sono scesi in piazza decine di migliaia di produttori della Coldiretti da Palermo a Cosenza, da Salerno fino a Roma per dar vita ad una grande mobilitazione e denunciare, con forza, che i prezzi riconosciuti ai produttori che non riescono neanche a coprire i costi di produzione. In piazza Santi Apostoli a Roma c'è anche la mucca “Giustina” simbolo della battaglia per un prezzo del latte giusto ed onesto che 'sfila' accanto ai rappresentanti degli agricoltori guidati dal presidente Ettore Prandini.

Con l'aumento dei costi energetici quasi un agricoltore italiano su tre (30%) è oggi costretto a ridurre la produzione di cibo, rileva un’indagine Coldiretti/Ixe’. Una situazione insostenibile che mette a rischio le forniture alimentari e, con esse, la sovranità alimentare del Paese come si evidenzia in una lettera-appello al Presidente del Consiglio Mario Draghi inviata da Prandini e dal segretario generale dell'organizzazione agricola Vincenzo Gesmundo in occasione della protesta.

"La difficile situazione congiunturale determinata dal significativo aumento del costo dell’energia e dal parallelo aumento dei mangimi e dei concimi – si legge nella missiva -, sta facendo venir meno una soglia di ‘soddisfazione’ per l’andamento delle imprese. Al di là di questo vissuto, a preoccuparci, tuttavia, sono soprattutto l’oscurità e l’incertezza per il futuro, con oltre 1 impresa su 5 (21%) che si dichiara incerta circa la situazione economica della propria impresa nei prossimi 12 mesi". In questa situazione è urgente che almeno una parte delle risorse del Pnrr già stanziate per l’agricoltura, come gli 1,2 miliardi per i contratti di filiera e 1,5 miliardi per il fotovoltaico senza consumo di suolo, vengano messe a disposizione quanto prima delle nostre imprese con semplici decreti ministeriali" sollecitano i vertici di Coldiretti all'indirizzo del Premier.

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