Roma, 11 mar. (Labitalia) - "I tempi sono duri e non possiamo meravigliarci di quelle donne che non hanno avuto la possibilità di fronteggiare la situazione, chiudendo i battenti della propria impresa". Così F ranca Audisio Rangoni, presidente dell'Aidda (Associazione imprenditrici e donne dirigenti d'azienda), commenta con Labitalia il dato Confesercenti relativo alla chiusura delle imprese, soprattutto quelle femminili. "La donna che chiude -rivela- ha comunque la mia ammirazione, perchè ha avuto il coraggio di aprire un'impresa. Anche perchè, purtroppo, la situazione economica e del mercato italiano è molto difficile e delicata".
"In particolare - continua Franca Audisio Rangoni - mi riferisco alle donne che intraprendono la carriera imprenditoriale nel settore commerciale. Non è uno scherzo avere a che fare con le aperture e le chiusure". "Mi auguro -sottolinea- che questo governo faccia qualcosa. Che il giovane premier dia una reale iniezione di fiducia, riuscendo così a muovere il mondo imprenditoriale, anche quello femminile".
"Bisogna avere la forza - sottolinea la presidente Aidda - di guardare avanti con un certo ottimismo". E sulle difficoltà di conciliazione famiglia-lavoro Franca Audisio Rangoni rimarca che "la questione è superata dalle imprenditrici una volta che sono in azienda". "La donna che avvia un'impresa - ricorda - certe scelte le ha già fatte e sa bene come organizzarsi. Il problema, semmai, si pone per coloro che sono obbligate a chiudere". "Comunque - conclude - non bisogna dimenticare che le donne hanno molta forza, elasticità e voglia di affermarsi e di fare sempre e comunque. E la forza di andare avanti non viene a mancare così facilmente".
