"Entriamo nell'MDP". Un post su Facebook e il pesce d'aprile è servito. Il M5S del Piemonte getta l'amo e parecchi abboccano, a giudicare dalle reazioni al messaggio pubblicato. "Dobbiamo dare un annuncio difficile. Chiamparino ci ha chiamato chiedendo un aiuto per chiudere la legislatura, visto che ormai è certo che la lista del PD di Torino cadrà per via delle firme false. Crediamo che la necessità di dare stabilità ad un ente in grande difficoltà come la Regione Piemonte debba avere la priorità sulle beghe di partito. Non potendo confluire nel Partito Democratico di quel bischero di Renzi, abbiamo deciso all'unanimità di confluire nel gruppo dei Progressisti e Democratici", si legge nel post.
"Consci della difficoltà di questa scelta, abbiamo chiesto al blog di Beppe Grillo di ospitare una votazione sulla piattaforma Rousseau per permettervi di dire la vostra. Domani si voterà dalle 10 alle 20 e rispetteremo comunque la vostra decisione", si chiude il post. Qualcuno ride. Altri, però, abboccano. "Possibile che non ci sia altro modo per non far cadere quest'ente?", domanda qualcuno. "Perchè bisogna confluire in quel gruppo ???", domanda un altro. "Problemi loro, non fategli da stampella visto il modo in cui ci trattano in tutte le sedi", sentenzia chi propone la linea dura, senza aver evidentemente consultato il calendario.