Rischia di essere messo al bando in Turchia il popolare videogioco 'Minecraft', accusato di promuovere comportamenti aggressivi. Il ministero della Famiglia e delle Politiche Sociali, chiamato a esprimersi sul caso, ha concluso la sua valutazione chiedendo alle autorità di vietare il videogioco perché -si sostiene- incita alla violenza. Secondo il giornale Haberturk, un rapporto della Direzione generale dei servizi per l'infanzia del ministero chiede quindi l'avvio della procedura per imporre il divieto di circolazione del videogioco in Turchia.
Il celebre game, con diverse modalità di gioco, è stato creato nel 2009 dallo svedese Markus Persson. Focalizzato sulla creatività e l'ingegno, permette di poter costruire e plasmare il 'mondo' virtuale utilizzando diversi tipi di blocchi cubici. "Anche se il videogioco può essere considerato come un contributo per lo sviluppo della creatività nei bambini, poiché consente loro di costruire case e ponti, va anche detto che bisogna in alcuni casi uccidere i mostri per proteggere questi risultati. In breve, il gioco è basato sulla violenza", si legge nel rapporto secondo quanto riporta Haberturk. Non solo, per le autorità turche, i bambini potrebbero anche confondere il mondo virtuale con quello reale e rischiano l'"isolamento sociale".
Inizialmente 'Minecraft' era finito nel mirino delle autorità turche con l'accusa di incitare alla violenza contro le donne. Dopo le valutazioni del ministero ora l'ultima parola spetta alla magistratura.