(Aki) - Una 'intifada' contro le discriminazioni di genere. E' l'appello lanciato dalle organizzazioni marocchine per la difesa dei diritti delle donne che domenica 13 aprile scenderanno in piazza nella capitale Rabat per chiedere al governo di Abdelilah Benkirane di applicare l'articolo 19 della Costituzione che sancisce il diritto all'uguaglianza di genere e alla parita' tra i sessi. Come si apprende sul quotidiano locale online 'Hespress', 278 ong hanno inviato una petizione all'esecutivo esortandolo a "coinvolgere la societa' civile e il movimento femminista nell'elaborazione delle politiche generali e a porre fine alle sofferenze delle donne in Marocco" che persistono "nonostante tutti i passi avanti che sono stati fatti a livello giuridico".
Secondo gli attivisti, "il 62% delle donne marocchine di eta' compresa tra i 18 e i 64 anni e' vittima di violenze di genere", senza contare che "la media dell'analfabetismo tra le donne continua a salire toccando il 50,8%". Gli attivisti denunciano inoltre che "la media delle donne attive e' diminuita, passando dal 30% nel 2000 al 25,5% nel 2011", cosi' come "molto scarsa" e' la presenza delle donne negli incarichi dirigenziali e nelle mansioni pubbliche decisionali.
Dal canto suo la coordinatrice dell'Alleanza civile per l'applicazione dell'articolo 19, Fawziya al-Assouli, ha fatto appello al governo a "formare immediatamente una commissione pari opportunita' e a lottare contro ogni forma di discriminazione contro la donna nella societa' marocchina". Per Assouli e' necessario inoltre "porre in essere una legge quadro per l'eliminazione della violenza di genere e rivedere totalmente il codice penale e tutte le altre leggi nazionali allo scopo di garantire e tutelare i diritti delle donne".
